giovedì 21 luglio 2011

Parma non ha bisogno di un inceneritore

Lo afferma van Gansewinkel, uno dei 5 players europei dei rifiuti

Frans Beckers, responsabile del settore Materiali, Ricerca e Infrastrutture di VGW, era stato ospite a Parma al convegno, organizzato da Gcr all'interno della Festa dell'Europa, dal titolo “L'Alternativa: un'Europa a rifiuti zero”, assieme all'altro relatore della serata, l'ingegner Massimo Cerani.



Era così stato possibile ascoltare direttamente dai protagonisti la strategia condotta da un grande gruppo europeo che ha deciso, già dal 2007, di investire sul recupero dei materiali invece che sul loro smaltimento e immissione in discarica o in fornace.
Nel corso del soggiorno parmigiano Frans Beckers aveva anche potuto incontrare tutti gli attori della gestione dei rifiuti di Parma: dal comune a Iren, ai riciclatori di carta, plastica, metalli.
Uno sguardo di insieme che ha visto il focus concentrato sulla possibilità e/o opportunità di far adottare anche a Parma il modello olandese e considerare sulla base di dati certi, se la soluzione di costruire un inceneritore sul nostro territorio sia davvero l'unica strada possibile.
La van Gansewinkel ha fatto i suoi conti ed in questi giorni è giunto il verdetto: con le quantità di scarti prodotte dal nostro territorio, non c'è bisogno di costruire nulla, ma semplicemente ottimizzare quello che c'è.
In questa ottica per Parma rivoluzionaria Frans Beckers ha invitato in questi giorni ufficialmente il sindaco Vignali e Iren ad una visita di studio e di confronto in Olanda, presso la sede della sua azienda.
Tema della trasferta il discutere con la multiutility italiana e con il comune che produce la metà degli scarti del nostro territorio, in merito alla soluzione alternativa al forno di Ugozzolo, incluso il percorso di dismissione e collocamento dei macchinari già montati nel costruendo inceneritore.
VGW ha elaborato uno scenario che prevede il suo porsi come figura di consulente ed accompagnatore di una nuova strada nella gestione dei rifiuti da parte di Parma, come loro stessi hanno intrapreso con successo oltre 4 anni fa.
Il masterplan include la riflessione sullo stato attuale dei lavori e sulle vie d'uscita che ci possono essere in questo momento per non mettere in difficoltà i territori ne con una gestione emergenziale ne con problemi di tipo economico.
Ma l'importante affermazione è che per VGW non c'è la necessità di costruire alcun inceneritore a Parma, visto che in Europa vi è una sovra capacità di incenerimento rispetto ai materiali disponibili.
E questa conclusione la trae una azienda che si colloca i vertici europei del trattamento dei materiali di scarto ed è tuttora azienda leader nei Paesi Bassi.
Il giudizio insomma di un esperto ai massimi livelli, difficile da indicare come sognatore, fenomeno di nicchia, anticipatori di tempi non odierni, spacciatore di bufale.
Questa presa d'atto di un osservatore esterno alla realtà di Parma dovrebbe far riflettere i nostri amministratori in modo serio ed approfondito.
Siamo certi che l'invito a verificare con serietà una ipotesi alternativa di gestione dei rifiuti verrà presa da Iren e dal comune di Parma in massima considerazione e che la Provincia non potrà a questo punto rifugiarsi nelle solite giustificazioni per bollare l'ennesimo spiraglio.
Difficile dare del dilettante a van Gansewinkel.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 21 luglio 2011

+20 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma

+416 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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