Si riunirà lunedì prossimo la conferenza dei capigruppo del consiglio comunale di Parma.
All'ordine del giorno anche la richiesta di referendum proposta dal Comitato No Inceneritore, un gruppo di oltre 50 cittadini di Parma che ha fondato una apposita associazione finalizzata a riportare i cittadini al centro delle decisioni importanti, come quella sul forno di Ugozzolo.
La valutazione della richiesta referendaria, secondo il regolamento, sarebbe di competenza dell'apposita commissione affari istituzionali, ma non essendo tale commissione presente, quella dei capigruppo ne fa le veci.
Il Comitato No Inceneritore chiede l'indizione di un referendum abrogativo di tutte le delibere comunali inerenti il progetto dell'inceneritore di Parma.
Oggi davanti ai parmigiani si apre questa opportunità, di potersi esprimere su un tema che toccherà la qualità della loro salute per i prossimi vent'anni.
Ci aspettiamo dai capigruppo un approccio positivo alla richiesta di democrazia avanzata dai cittadini, alla loro voglia di esporre il proprio pensiero. Sarebbe la miglior prova di disponibilità all'ascolto che i capigruppo potrebbero dare alla città.
Una città che in questi anni ha cambiato atteggiamento, si è fatta più attenta alle tematiche ambientali, ha dato prova di maturità e capacità di approfondimento, si è a volte addirittura sostituita ai propri delegati per far emergere le storture di alcuni progetti.
Molte volte i partiti, anche quelli che siedono nel consiglio comunale di Parma, si presentano a parole aperti al confronto ed alla condivisione, in atteggiamento di ascolto e di sensibilità ai temi cari ai loro concittadini.
Ecco una valida occasione per passare dalle parole ai fatti, ecco una occasione per dimostrare che gli apparati hanno cambiato pelle e si sono rimessi in ascolto e dialogo con la città.
Una occasione che siamo certi sarà colta da tutto l'arco politico rappresentato in consiglio, dalla sinistra alla destra, passando per il centro e i civici.
La migliore risposta alle critiche di queste ultime settimane sarebbe proprio un sì unanime al referendum sull'inceneritore.
Noi ci contiamo.
Nicoletta Paci
Comitato No Inceneritore
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