domenica 7 agosto 2011

La svolta di Salerno

L'assessore all'Ambiente del Comune di Parma Cristina Sassi ha affermato recentemente che se la raccolta differenziata in città raggiungesse il 65%, l'inceneritore sarebbe inutile.
Per noi quel “se” equivale all'importante rottura di un tabù, ma non vorremmo che questa dichiarazione fosse un modo implicito per ribadire la necessità dell'inceneritore.
Come dire: “sarebbe bello, ma purtroppo quella percentuale non è raggiungibile”.



Sappiamo bene che possiamo anche andare oltre il 65%, prova ne siano i dati delle cintura periferica cittadina con percentuali al di sopra del 70%, con la stella polare di Noceto, a maggio all'86% di Rd.
Riciclare? Basta volerlo.
A questo proposito, nella classifica appena stilata da Legambiente dei Comuni Ricicloni (quelli che nel 2010 hanno superato il 60% di raccolta differenziata), fra le città con oltre i 100.000 abitanti al primo posto c'è una città del Sud come Salerno
Che ha una dimensione simile a Parma.
Fare come Salerno, non essere da meno di Salerno, potrebbe quindi essere lo slogan di una campagna di coinvolgimento dei cittadini di Parma a fare la loro parte.
E rendere così inutile l'impianto di incenerimento.
Nel caso che alla svolta dell'assessore Sassi si unisse quella della giunta e poi anche quella dell'opposizione, traducendo la volontà di raggiungere una percentuale virtuosa di riciclo, potremmo parlare,con qualche licenza, di Svolta di Salerno.
A riecheggiare l'importanza dell'episodio conosciuto con quel nome, passaggio cruciale della nostra storia recente, la decisione presa nel 1944 in quella città dal Partito Comunista, di accettare l'alleanza con le altre forze antifasciste per guidare la nuova Italia.
Se quello fu un cambio d'indirizzo improntato al realismo, nel capoluogo della food valley un deciso cambio d'indirizzo "per seguire Salerno", cioè diventare comune riciclone tramite raccolta differenziata spinta e rinuncia all'incenerimento, avrebbe il valore di fatto storico, espressione di un realismo ecologista finalmente venuto alla luce.
Chiamarlo Svolta di Salerno potrebbe piacere soprattutto al popolo di sinistra che, oltre a fare volentieri memoria della propria storia, cerca ogni occasione per sostenere le cause ambientali... Spesso a dispetto delle direttive di partito.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 7 agosto 2011

+37 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma

+433 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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