giovedì 15 settembre 2011

Il sì di Pinzuti apre la strada al referendum

Il segretario generale da il via libera, i capigruppo cosa pensano?

Un segnale, importante, sulla strada dell'ascolto dei cittadini, che vogliono esprimersi sull'inceneritore, subito.
Dopo la costituzione del comitato No Inceneritore, e la richiesta formale di referendum abrogativo sugli atti che hanno dato il via al progetto di Iren, la conferenza dei capigruppo, che fa le veci ella conferenza affari istituzionali, aveva fatto melina, rimandando la decisione ad un quesito legale recapitato al segretario generale del Comune Michele Pinzuti.



E' arrivato il responso, che di fatto apre la strada al sì al referendum.
Un contributo di 21 pagine poderoso, insormontabile, insindacabile.
Il referendum ha le sue potenzialità, riconosciute dalla legge, e va valutata attentamente la risposta da dare al comitato referendario, specie in una situazione dove i cittadini sono molto attenti alla questione ambientale e i referendum del giugno scorso hanno dato una evidente indicazione sul pensiero della maggioranza degli italiani sui temi dei beni comuni.
L'analisi del segretario generale, che si sviluppa in un documento di 21 pagine datato 5 settembre, rimette al centro la palla, rimandando ai mittenti il fischietto.
Ci sono certo difficoltà da superare come la mancanza di un regolamento specifico per i referendum abrogativi e i tempi ormai ristretti ma, nel merito, non si rilevano conflitti tra i temi proposti dai referendari e le regole comunali.
Michele Pinzuti ha fatto un gesto responsabile, di cui va dato atto, il segretario ha il nostro sostegno per l'apprezzamento e le considerazioni positive sulla serietà dei proponenti e sul tema ambientale, che non va preso sotto gamba, ne sminuito.
La decisione però deve essere presa, come è giusto che sia, dalla commissione apposita, che dovrà prendere una posizione netta contro o a favore del referendum, per decidere da che parte intende stare in modo inequivocabile.
Con nomi e cognomi.
Noi siamo pronti ed in attesa.
Lo scoglio legale non esiste più.
Ora si tratta solo di fare un gesto a favore o contro i cittadini.
Un gesto che accorci le distanze dal Palazzo, o che le renda incommensurabilmente estese.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 15 settembre 2011

+76 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma
+472 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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