sabato 17 settembre 2011

Referendum. Qui e ora.

Inutile fare tanti giri di parole, il segretario Michele Pinzuti ha risposto chiaramente al quesito sull'ammissibilità del referendum abrogativo sull'inceneritore.
Dicendo che si può fare.
Il sì è evidente, altrimenti oggi non saremmo qui a discutere e molte persone che martedì devono decidere sarebbero con l'animo in pace.
La domanda era chiara, “ci dica se lo possono fare”.
La risposta è stata altrettanto. Sì, non ci sono i termini per affermare che è irricevibile.



La relazione del segretario generale è corposa e approfondita e riporta giustamente tutti gli aspetti tecnici che riguardano il tema, mettendo in evidenza i temi su cui i capigruppo saranno chiamati a discutere, per dire la loro opinione, decidendo in ultima istanza in merito alla richiesta del comitato referendario.
La nostra associazione ha salutato con fervore il responso emesso e qui ribadiamo la nostra soddisfazione: crediamo che per alcuni la speranza fosse quella di ricevere un “no” da parte della segreteria generale, in modo che si sgravassero i componenti la conferenza dei capigruppo da questa decisione scomoda, che martedì invece stara a loro compiere in totale libertà.
Non ci sono appigli per sostenere che il referendum sia irrealizzabile, anzi.
Pinzuti ha sottolineato fra le altre cose che il referendum abrogativo non ha un regolamento specifico e che andrebbe a tenersi nel 2013.
I capigruppo ora hanno la possibilità di rispondere alla richiesta, ritenuta legittima, dei cittadini di Parma di esprimersi su questo tema.
Possono dare un importante segnale, anzi due.
Il primo sarebbe quello di dire di sì.
Il secondo sarebbe quello di dire sì ed ora, andando a modificare le parti del regolamento che frenano la possibilità di esprimersi subito, nel 2011, sul destino del forno.
Arrivati a questo punto, se davvero il consiglio comunale vuole ascoltare i cittadini, i capigruppo non hanno che da sottoscrivere il via libera del segretario generale, fissando entro l'anno 2011 la data del referendum.
Viste le ripetute sospensive al cantiere la linea della maggioranza appare ben chiara e delineata, gli unici muri potrebbero arrivare dalla minoranza, che però sostiene da sempre la necessità di ascoltare i cittadini e i movimenti.
Più semplice di così!
Si vada alle urne, allora finalmente sapremo la verità.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 17 settembre 2011

+78 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma
+474 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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