lunedì 27 febbraio 2012

Bruciare rifiuti di fuori Provincia? Un gioco da ragazzi.

I rifiuti provenienti da fuori provincia e l'inceneritore di Cassana (Ferrara)

E' chiaro ormai che nella provincia di Ferrara vengono smaltiti rifiuti provenienti dalla Lombardia e dalla Campania.
Tutto ciò in barba alle prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, che imporrebbe di smaltire solo rifiuti provenienti dalla provincia.
Eppure così capita per i rifiuti bruciati nell'inceneritore di Hera a Cassana, Ferrara.



Come fanno?
Semplicissimo. I rifiuti solidi urbani, una volta minimamente lavorati, ad esempio con l'eliminazione della parte organica, diventano rifiuti “speciali”, equiparati legalmente a merci qualunque, e quindi liberi di circolare su tutto il territorio nazionale.
Peccato che la Procura della Repubblica di Napoli abbia scoperto che spesso la lavorazione è fittizia, e le ecoballe ricavate, così come i rifiuti “speciali” provenienti dagli stabilimenti Stir di tritolavorazione, in realtà contengono rifiuto tal quale.
Succede questo in provincia di Ferrara, precisamente a Ostellato o alla Crispa di Jolanda, dove arrivano molti camion da fuori provincia
Dal momento che i rifiuti stoccati ad Ostellato non vengono limitati dall'Aia provinciale (articolo 2.4), nulla può impedire ad Hera, il gestore di tutta l'area romagnola. di bruciare buona parte dellla “monnezza” di Napoli e della Lombardia, proprio nell'impianto di incenerimento di Cassana.
Mentre magari a Ferrara si fa volentieri lo sforzo di differenziare i nostri rifiuti domestici, per risparmiare energia e inquinamento, per poi bruciare al posto dei rifiuti non prodotti, altro materiale che arriva da mezza Italia.
Decisamente un premio per i cittadini virtuosi!
Per non parlare poi delle ditte che trasportano questi rifiuti, che sono sotto la lente di ingrandimento di Prefettura e magistratura.
Hera infine ha ottenuto di recente un appalto per smaltire anche rifiuti contenenti amianto, proveniente della ex-Orbiti di Vigarano: le preoccupazioni sulla qualità dell'aria del circondario non fanno che aumentare.
Seriamente preoccupati per l'ulteriore impatto ambientale e sanitario che l'attività dell'inceneritore di Hera causerà, le liste civiche Progetto per Ferrara Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo.it e Io Amo Ferrara, hanno presentato al Comune e alla circoscrizione 3 una interrogazione, a cura del consigliere di circoscrizione di Progetto per Ferrara Tommaso Mantovani.
La notizia interessa ovviamente anche il nostro territorio locale perché questo scenario è esattamente il quadro a venire della gestione dei rifiuti di Parma.
La bravura dei cittadini sta portando le percentuali di Rd a livelli mai visti (oltre il 70%), ma il forno, una volta acceso, qualcosa dovrà pur bruciare.
L'assurdo è che non sapremo mai che cosa verrà immesso nel forno.
Meditate gente, meditate.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 27 febbraio 2012

Sono passati
637 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
69 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

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