Gli appalti affidati ad Iren inerenti il servizio di raccolta dei rifiuti e l’assegnazione della commessa inceneritore di Ugozzolo stanno uscendo dai confini locali e si tingono di giallo.
La Commissione Europea ha chiesto al Ministero degli Affari Esteri chiarimenti sull’affidamento diretto senza gara di un appalto di 315 milioni, quando il limite di legge è ben al di sotto (4 milioni 845 mila euro).
Ieri Angelo Alessandri, deputato della Lega Nord, ha presentato un’interrogazione al Ministro per gli Affari Europei ed al Ministro dell’Ambiente: chiede informazioni e lumi su quali iniziative intenda assumere il governo per verificare se i comuni di Parma, Reggio Emilia e Piacenza e quelli delle relative province, insieme a IREN, abbiano svolto operazioni fuori legge, esponendosi a multe milionarie con evidenti danni allo Stato e alle comunità locali.
E’ interessante notare che le dichiarazioni ufficiali di Iren riguardanti l'appalto dell'inceneritore hanno sempre snocciolato cifre notevolmente inferiori a quanto sta emergendo in queste settimane.
L’amministratore delegato Andrea Viero dichiarava: “Ribadisco quindi che la realizzazione del termovalorizzatore di Parma costerà 193 milioni di euro…”.
Forse molti capiranno oggi perché da oltre 600 giorni chiediamo alla multiutility di poter avere il relativo piano economico finanziario, documento che ci è sempre stato negato ma che farebbe luce sulle cifre corrette.
Capiamo anche perché il commissario straordinario Ciclosi abbia costituito una commissione ad hoc per andare a fondo sulle tante anomalie che riguardano il cantiere di Ugozzolo.
Interessante anche che il comune dichiari di non aver assolutamente affidato ad Iren alcun appalto, lasciando aperto un dubbio amletico che ci fa volgere lo sguardo da piazza Garibaldi a piazzale della Pace, da dove siamo certi giungere un rimpallo puntuale.
Un ping-pong attorno al forno, un rimpallo di responsabilità a cui eravamo abituati nel periodo in cui in comune sedeva la giunta Vignali, ma che ora assume nuovi contorni, visto che certo non si può imputare al sindaco pro tempore di avere interessi di parte.
Se alla fine ci sarà da pagare una sanzione, e vi assicuriamo nel caso affermativo sarà parecchio salata, a chi dovremo addossare l’onere di ripagare i costi per le eventuali inefficienze, incompetenze, errori commessi?
C’è qualcuno che in grado di fermare la pallina impazzita?
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 1 marzo 2012
Sono passati
640 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
66 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
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