domenica 26 febbraio 2012

Inceneritore alla Certosa, noi ci siamo

E' tornato all'attenzione dei media il progetto di una centrale a biomassa a fianco della Certosa di Parma.
Si tratta dell'inceneritore “piccolo”, a fianco di quello gigantesco in costruzione a Ugozzolo.



La “casalinga” Marina Papotti scrive ad un quotidiano locale lamentando il silenzio che vige attorno al tema e si chiede cosa stiano facendo le istituzioni per fermare questo progetto e per recuperare una visione del territorio che metta al primo posto la salute e non il business di pochi.
Viene anche criticata la posizione assente delle associazioni ambientaliste.
Sulle istituzioni saranno le stesse a rispondere delle loro intenzioni, se si vorranno scomodare.
Sul silenzio delle associazioni possiamo parlare per noi, le altre... non sappiamo se sia stata presa posizione o se un sussulto sia giunto anche da loro.
Certo è che Gcr non è rimasto fermo.
Non appena venuti a conoscenza del progetto (il silenzio a volte è favorito dalla difficoltà di reperire questo genere di informazioni) ci siamo subito mossi per andare a leggere le carte.
Dopo una rapida analisi ci siamo subito resi conto dei potenziali rischi che un impianto di questo genere e portata può causare e ci siamo impegnati per una approfondito studio a cura di esperti di nostra conoscenza e stima.
Fatta copia, a nostre spese, di tutto il faldone, siamo ora nella fase di analisi del progetto.
Lo scopo è quello di intervenire in sede di osservazioni in conferenza dei servizi per ribadire, ancora una volta, che il nostro territorio non possa e non debba essere considerato terra di conquista di chicchessia, ma sia necessario al contrario prendersene cura perché non solo la situazione non è delle migliori, ma senza interventi di recupero ambientale ci stiamo muovendo pericolosamente verso il disastro.
Il nuovo progetto si va a sommare ai tanti che sono in corso e porterà un impatto notevolissimo sui tanti aspetti ambientali del territorio, aria, acqua, traffico...
Di questi giorni il superamento continuo dei limiti delle polveri sottili (PM 10) che in meno di due mesi ha raggiunto il limite annuale di legge delle 35 giornate fuori range.
Abbiamo davanti ancora un intero anno da gestire.
Qual'è la risposta delle istituzioni verso questa drammatica situazione?
Debole, insufficiente, quasi nulla.
La salute dei cittadini dovrebbe essere il primo pensiero di ogni amministratore al risveglio.
Progetti come la centrale a biomassa della Certosa, l'inceneritore di Ugozzolo, la centrale di Tracasali, ed altri progetti simili che stanno nascendo come funghi sul territorio della nostra provincia, non fanno che incrementare l'inquinamento dell'aria già oggi oltre, e di molto, oltre i limiti.
Ma non solo di quella, ovviamente.
Ci stiamo avvelenando con le nostre stesse mani. Dov'è finito il buonsenso?
Noi ci siamo mossi, come sempre, per cercare di arginare i danni.
Certo la fatica di far circolare le informazioni e le notizie è sempre tanta.
Ma già il 19 gennaio siamo usciti con un comunicato stampa:
http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=1040
Non tutti i giornali certo hanno pubblicato.
Noi però ci siamo, come ci saremo il 14 aprile per le strade della città, per richiamare l'attenzione del Paese su uno dei problemi più gravi sul fronte dell'inquinamento: gli inceneritori dei rifiuti.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 25 febbraio 2012

Sono passati
636 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
70 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Nessun commento:

Posta un commento