sabato 19 maggio 2012

Parma, ombelico del mondo


Sono giorni al cardiopalma, frenetiche sequenze accelerate che corrono verso domenica, e soprattutto guardano a lunedì pomeriggio, quando sapremo chi ci governerà, sotto gli occhi delle telecamere di mezzo mondo.



In questi giorni la nostra associazione ha dato una indicazione di voto, scegliendo Federico Pizzarotti come artefice del cambiamento e, soprattutto, come sindaco no termo.
La presa di posizione ha suscitato malumori tra chi voleva che tenessimo la bocca chiusa e rimanessimo nel nostro angolino ad attendere gli eventi.
In questi quindici giorni è stato un fiorire di dichiarazioni e appelli da parte di gruppi più o meno omogenei. Appelli riportati dai giornali, di cui nessuno si è lamentato.
Gcr ha invece tenuto un comportamento trasparente e lineare, anche se ovviamente non condivisibile da chi non è interessato ai temi dell'ambiente.
Siamo dal 2006 un'associazione apartitica e senza etichette.
Alle scorse primarie del centrosinistra abbiamo valutato i candidati sulla base di alcune domande e sulla base dei programmi. Giudizi personali nostri che vertevano solamente sul tema che ci sta a cuore e del quale, forse, abbiamo maturato alcune competenze.
Per la tornata elettorale vera abbiamo riproposto lo stesso schema.
Domande a tutti, valutazione delle singole risposte, voto e giudizio sintetico.

Abbiamo invitato tutti i candidati ad una serata ad hoc chiedendo la sottoscrizione di un patto di legislatura. Sette candidati su dieci hanno controfirmato.
Due candidati si sono presi il voto migliore.
Al primo turno, inaspettatamente, è passato anche un candidato no termo.
Un risultato che ci ha ridato fiducia in questa città, capace di reagire al pessimismo.
Ai i due candidati rimasti abbiamo chiesto la presenza ad una serata sul tema al Paganini. Tra mille difficoltà li abbiamo fatti sedere su quel palco, affinché fossero i cittadini a giudicare.
La nostra scelta non poteva che essere una sola, quella di appoggiare chi il forno non lo vuole.
Una scelta ovvia, imposta dal nostro scopo associativo, una scelta di campo dettata non dal giudizio complessivo del programma, che non ci compete, ma dall'ottica ambientalista del programma.
Noi crediamo sia possibile cambiare questa città e spegnere il forno prima che si accenda.
Se il sindaco del capoluogo indica una strada differente dal forno per gestire i rifiuti, la multitutility non può far finta di niente.
Noi siamo certi che come i cugini di Reggio Emilia hanno già fatto, sia facile cambiare.
Ci vuole la volontà di farlo, solo uno dei due candidati ha detto di sì, è su di lui che riponiamo la nostre speranze.
Avremmo preferito che al ballottaggio ci fossero due rappresentanti no termo.
Così avremmo fatto le pulci ai programmi per capire qual'era il migliore.
Ora il problema non esiste.
Solo Federico Pizzarotti crede nell'altra via. A lui va la nostra fiducia.


Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 19 maggio 2012

Sono passati
719 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
13 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

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