venerdì 22 giugno 2012

Europa vs Ugozzolo


Un forno sulle sabbie mobili

Il cantiere dell'inceneritore cresce ancora, ma è come se avesse messo le fondamenta sulle sabbie mobili, un'instabilità pazzesca.
Più ingigantisce la sua silhouette, più cresce il peso, più rischia l'affondamento nelle insidiose melme del tavoliere padano.



Un progetto nato male, cresciuto peggio, con difetti macroscopici e microscopici pronti a esplodere a giorni alterni, mantenuto in vita cercando di spostare in avanti l'ottimizzazione della raccolta differenziata, per poter giustificare una necessità di trattamento che oggi, all'evidenza di tutti, non  c'è più.
Come se avessimo ordinato una comoda fuoriserie per un lungo viaggio e poi scoprire di dover andare appena fuori città. E magari basta una bicicletta.
Oggi ci troviamo in mano questo gingillo costoso e ingombrante, e nessuno sa di che farsene.
Il penultimo missile che ha centrato il camino sono state le elezioni del mese scorso.
Il sindaco che hanno scelto i parmigiani è no-ince di nascita, un no-termo nei più piccoli dettagli del programma di governo, al punto da chiamare all'ambiente uno dei nemici giurati del forno.
Un segnale inequivocabile, per alcuni supporters dell'ince anche sinistro.

L'ultimo assalto invece ha il colore blu dell'Europa, proprio quella figura a cui Enia guardava per ispirare la sua forma mentis: “Noi guardiamo all'Europa virtuosa”.
Oggi se Iren si mettesse a guardare l'Europa rischierebbe l'infarto, un colpo apoplettico che scuoterebbe il core business della Spa, gigante italiana dei debiti, alla ricerca convulsa di futuro.
Al 2020 il divieto di incenerire i rifiuti compostabili e riciclabili: una sentenza di morte scritta con l'inchiostro simpatico, temporizzata.
L'unica strada percorribile resta ora il tema dello smantellamento.
E decidere se Iren vuole far parte o meno della partita.
Con un ente locale contro, le strade sono soltanto due: collaborare o portare altrove il proprio business.
Smantellare Ugozzolo significa affrontare seriamente la proposta della multiutility olandese, o di chi altri si farà avanti.
Smontare lo smontabile, collocarlo su altri mercati meno avanzati, trasformare Ugozzolo in una fabbrica di materiali, un centro riciclo che si prenda carico di tutte le frazioni, dall'organico al secco residuo, un centro riuso per rispondere alla prima richiesta europea dettata dalla 98/2008: riduzione.
Che significa prevenire la produzione di rifiuti anche attraverso il riuso di materiali ed oggetti che possono ancora svolgere la loro funzione.
Poi significa prendere il mano il territorio e reimpostare la gestione dei rifiuti in modo omogeneo, efficace, ambientalmente sostenibile, economicamente vantaggioso per gli enti locali.
Una vera e propria rivoluzione per tornare ad essere un territorio che guarda avanti.
Verso l'Europa virtuoa.

*
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 22 giugno 2012

Sono passati
753 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
47 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
32 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

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