mercoledì 20 giugno 2012

Ogni aspetto della vita di Parma è ambiente


L'intervento di Fabrizio Savani

Ogni aspetto della vita di Parma è ambiente: salute, trasporti, edilizia, agricoltura, rifiuti e qualità della vita.
La vita di Parma, la vita dei cittadini di Parma, non sono merci e non si valutano a peso.
Solo l’uomo in natura non vive a rifiuti zero. Consumiamo e buttiamo tutto, Terra compresa.



Ma tutto questo non è più possibile e non lo è mai stato. Dobbiamo svegliarci, soprattutto qui a Parma, in una delle capitali mondiali dell’alimentazione, terra da sempre legata all’agricoltura e al territorio inteso come patrimonio ambientale.
L'ambiente non è di nostra proprietà, non è un derivato o un bond. L'ambiente siamo noi ed è l'unica eredità che lasceremo ai nostri figli. Dobbiamo quindi smettere di avere una visione antropocentrica dell’ambiente e della vita e dobbiamo invece avere una visione biocentrica dove il cittadino è parte dell’ambiente e ricava dall’ambiente ciò che gli serve per il proprio benessere in un equilibrio bio economico.

Questo patrimonio culturale non è moderno ma arriva da lontano, a Parma i nostri nonni lo avevano capito ed è completamente estraneo ai mercenari politici, ai banchieri e alle SpA. L'ambiente non è denaro contante. Vendere il territorio, ad esempio, è un reato etico, ambientale, politico, economico. La politica energetica deve andare verso la riduzione dei consumi e degli sprechi. Se il paradigma della crescita non viene messo in discussione, la politica energetica andrà alla ricerca di fonti rinnovabili in grado di sostituire quelle fossili.
Il territorio non può essere utilizzato per coltivare mais per impianti a biomasse o per costruire centri commerciali alieni alla nostra tradizione locale di piccole realtà artigianali. L’ossimoro dello sviluppo sostenibile adotta come pannicello caldo la riduzione dei consumi limitandosi a richiami moralistici sulla risparmio energetico ottenibile con comportamenti pseudo virtuosi. Certo utili, ma insufficienti.
Stampare fronte retro, spegnere le luci, togliere lo stand-by, bere l’acqua di rubinetto, fare il pane, la birra, lo yogurt in casa, comprare l’auto ecologica (altro ossimoro) sono tutte belle azioni ma sono solo l’inizio, sono condizioni necessarie ma non sufficienti.
Non è questo il progresso, anzi si corre i rischio di ottenere una falso approccio al problema. Sono eco friendly in quanto insegno mia figlia a lavarsi i denti col rubinetto chiuso. Poi le faccio mangiare una bella bistecca alla settimana ovvero 3.000 litri di acqua usati per far arrivare sul piatto un etto di carne (acqua per irrigare cerali con cui si alimentano i bovini, acqua per pulire le stalle e per far bere i bovini).
Allora bisogna essere consapevoli e iniziare a pensare in modo differente.

Fabrizio Savani

*
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 20 giugno 2012

Sono passati
751 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
45 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
30 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

Nessun commento:

Posta un commento