martedì 17 luglio 2012

I 20 anni provvisori di Dall'Olio


Il programma ambientale del Pd, stando alle parole di Dall'Olio, punta tutto sull'inceneritore, perché di lui c'è bisogno “nel provvisorio”.
Si sono dimenticati di aggiungere che una volta acceso l'impianto dovrà bruciare per vent'anni, per recuperare i 200 milioni di investimento.
E per 20 anni i cittadini di Parma, nonché elettori del Pd (una quota in costante calo), pagheranno profumatamente Iren alla modifica retta di 166 euro la tonnellata di rifiuti bruciati, nel 2013.
Poi ogni anno il costo salirà, è l'inflazione baby.
Bruciarli a Brescia costa 93 euro. Sono 73 euro la tonnellata in meno, che per 70 mila tonnellate fa la cifretta di oltre 5 milioni di euro l'anno, pagati in più rispetto al concorrente.
Fate i vostri conti e sbalorditevi, tanto non importa a nessuno.
Dicevamo, la pazienza aiuta, e se aspetti con calma anche 20 anni sono provvisori, rispetto all'età del mondo. E la pazienza al Pd non manca. Dal 2005 sostiene la teoria del forno inceneritore e neanche le nuove leve al potere sembrano aver intaccato il loro credo.



Del resto anche Dall'Olio non manca di passione per i roghi.
Nella sua azienda Stuard ha sperimentato con successo il bioetanolo di seconda generazione, per sostituire i combustibili fossili con le biomassa. Peccato che poi tutto si trasformi in business e queste centrali, che ormai la fanno da padrone anche in provincia, rubino terreni all'agricoltura, sfalcino boschi interi per approvvigionarsi di legna, rischino di diventare inceneritori di rifiuti, quando la biomassa diventi troppo cara.

Ma lo Stuard spicca anche per il progetto che prevede la cementificazione del frutteto storico, fino ad oggi vanto parmigiano con centinaia di specie di frutta antica. Le visite religiose arrivavano da tutta Italia, ma ora la prugna e il melo dovranno far posto a cemento armato e parcheggi.
Il progetto è quello di trasferire, senza che nessuno lo abbia richiesto, la scuola Bocchialini dall'attuale sede di viale Piacenza (comoda per i ragazzi che arrivano da fuori), direttamente sui campi dello Stuard (con incremento della scomodità, del traffico, dei mezzi, dello smog).
La scuola stessa ha mugugnato ma quando gli ordini arrivano da piazzale della Pace tutto torna subito al sussurro. Un professore si voleva incatenare agli alberi, ma poi gli hanno proibito perfino di avvicinarsi a San Pancrazio.
Appena si avvicina suona la sirena.
Dall'Olio che è il regista di un fortunato cortometraggio sul consumo del suolo non ci fa una bella figura a sostenere, come Jeckyl, le centrali a biomasse e la cementificazione di un frutteto antico.
Del resto il Pd rimane il partito degli inceneritoristi, degli ambientalisti al contrario.
Che del progetto Moniter dicono che è rassicurante, quando fra le righe si legge che è scientificamente provato l'incremento dei parti pre termine, a Modena sono cresciuti i tumori intorno all'inceneritore, ed altre quisquilie di questo genere.
Niente da fare. Nonostante il cambio di guardia ai vertici ancora non si vedono all'orizzonte svolte verdi o scelte davvero di sinistra: si fa piccolo cabotaggio, soffocando col cloroformio le istanze ambientaliste che ogni tanto qualche tesserato tenta di porre all'ordine del giorno.
Del resto era stato Bersani a schiaffeggiare l'ordine dei medici dell'Emilia Romagna, quando nel 2007 i medici chiesero la moratoria sugli inceneritori. Quei terroristi in camice bianco non avevano capito con chi avevano a che fare.
Ora i pidini fanno le pulci ai grillini di Parma, diteci come farete a spegnere il forno (e giù le risate).
Peccato che non si accorgano della trave conficcata nei loro occhi.

Rete Ambiente Parma
17 luglio 2012

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