domenica 29 luglio 2012

Il futuro che ci attende


http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2012/07/28/750282-puzza-inceneritore-denuncia-quartiere-sacca.shtml

Prendere della gomma bruciata, mischiarla con dell’ammoniaca, aggiungere formaggio marcio e aroma di rifiuti. Si ottiene, più o meno, il tanfo irrespirabile che ieri ha soffocato letteralmente buona parte di Modena per quasi due ore.



Il Quartiere Sacca è stato quello colpito in particolare. Tante le segnalazioni che sono piovute a partire dalle 18 circa. Alla Sacca addirittura diversi residenti si sono chiusi in casa, sigillando le finestre e richiamando i bambini che si trovavano all’aperto.
In via Sant’Anna, poco dopo le 19, il lezzo era fortissimo.
“Ero nel mio studio a lavorare — ci racconta Ivan Pedretti, artista modenese —, stavo facendo degli anelli e mi sono dovuto fermare perché davvero con questo odore irrespirabile non ci riuscivo”.
Le lamentele dei cittadini, e diverse ne sono arrivate anche ai vigili del fuoco e al 118, puntano tutte in un’unica direzione: via Cavazza. Dove svetta l’inceneritore.

“Ma cosa ci stanno facendo respirare - si domanda a ripetizione Pedretti -, come è possibile una cosa del genere? Siamo a Seveso? Per farvi capire la situazione, nella stanza accanto stavano registrando un disco, c’era anche il contrabbassista di Vinicio Capossela che viene da fuori Modena. È scappato, non ce la faceva nemmeno lui a resistere. Non è la prima volta che succede. Periodicamente il tanfo torna, soprattutto nelle ore notturne. Con questo caldo è ancora più insopportabile. Stiamo pensando di fare denuncia. Vogliamo sapere che cosa bruciano”.
Come detto quella di Pedretti non è una lamentela isolata. Dal centro sono addirittura arrivati casi di bruciore agli occhi e mal di gola. “In altre città questa puzza non c’è - scrive Enrico Gradellini -, ho contattato telefonicamente vari amici... e allora cos’era questo odore nauseabondo? Poi mi si è accesa la lampadina, l’unica cosa che ha Modena e che non hanno Castelfranco e altri paesetti piccoli a cui ho telefonato è l’inceneritore. Non è che oggi hanno bruciato un po’ di rifiuti particolari?”, si chiede il cittadino. “Cari politici, soprattutto di maggioranza, perché sono loro che legittimamente comandano, già la città non è il massimo, già è calda e umida, ma che puzzi anche di sisso no”. Intere strade sono in attesa di avere al più presto una risposta. Ma al momento non è possibile parlare di cause certe. Arpa ieri a tarda sera era ancora al lavoro per capire l’origine.
La città è diversa, ma lo scenario potrebbe essere lo stesso a Parma, fra qualche anno, quando anche l'inceneritore di Ugozzolo sarà messo in funzione.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 29 luglio 2012

Sono passati
790 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
84 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
69 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

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