L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
lunedì 23 luglio 2012
Rifiuti scarsi, no all'inceneritore di Desio
Dopo quattro anni di battaglia, il nuovo inceneritore di Desio non si farà.
E' ufficiale. Lo prevede il piano di Bea (la società pubblica che gestisce il vecchio inceneritore e che voleva costruire il nuovo) illustrato mercoledì scorso all'Assemblea dei soci e che sarà approvato a breve.
Il Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio accoglie la notizia con immensa gioia e soddisfazione.
E' una grande vittoria dei cittadini, principalmente di Desio, Bovisio Masciago, Varedo e Cesano Maderno, che hanno chiaramente manifestato la loro contrarietà al progetto.
E' stato un lungo percorso cominciato nell'ormai lontana primavera del 2008, quando i gruppi "Meetup Amici di Beppe Grillo" di Desio, Monza, Carate Brianza e Saronno hanno dato vita al Comitato e cominciato a fare i primi banchetti informativi.
All'epoca aveva tutta l'aria di essere una lotta contro i mulini a vento. Il raddoppio del forno era già previsto, messo nero su bianco nel Piano Rifiuti della Provincia di Milano; i bandi per la progettazione dell'opera erano già stati indetti; i politici locali, quasi tutti schierati a favore, organizzavano assemblee pubbliche con i vertici di Bea per spiegare ai cittadini quanto fosse bello avere un nuovo inceneritore (pardon, termovalorizzatore) in casa.
Noi ci siamo opposti a questo scellerato progetto con le unghie e con i denti. Da allora ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata tanta: decine di migliaia di volantini distribuiti, 53 comunicati stampa, migliaia di firme raccolte, 8 incontri pubblici, 2 audizioni in Provincia, decine di banchetti informativi, 691 post e 38583 visualizzazioni sul nostro blog, l'intervento di 400 cittadini in un consiglio comunale aperto, decine di lettere inviate ai medici di base, la presa di posizione dell'Ordine dei Medici di Monza e Brianza, la campagna "striscione sul balcone" e una quantità incalcolabile di ore di impegno.
La speranza si era accesa quando la nuova amministrazione comunale di Desio si era dichiarata contraria al nuovo forno... e oggi, alla fine, la forza della ragione ha prevalso.
Ringraziamo coloro che ci sono stati vicini, per primo tutti gli esperti che ci hanno aiutato a comprendere il tema rifiuti e sono intervenuti nei nostri incontri pubblici: da Enzo Favoino (Scuola Agragria di Monza) a Carlo Maria Teruzzi (Ordine dei Medici Monza e Brianza) da Marco Caldiroli (Medicina Democratica) a Federico Valerio (Istituto Tumori Genova), da Gianluigi Salvador (WWF Veneto) a Federico Balestreri (Associazione Medici per l'Ambiente), da Paul Connet a Massimo Cerani.
Il lavoro non è finito: la strada verso la riduzione e il riciclo totale dei rifiuti in Brianza è ancora lunga. Il vecchio inceneritore (che si avvia verso i 40 anni di attività!) è ancora lì a bruciare. Continuano a rattopparlo e a cambiare i pezzi per tenerlo in vita il più a lungo possibile. Basta con questo accanimento terapeutico! E' ora di mandarlo definitivamente in pensione e riconvertire il sito al trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati residui. Ed è ora che le amministrazioni pubbliche si impegnino seriamente nella riduzione alla fonte dei rifiuti e nel potenziamento della raccolta differenziata… A Bovisio Masciago e Varedo già oggi la raccolta differenziata si aggira attorno al 70%... a quanto si arriverebbe se le amministrazioni comunali si impegnassero seriamente?
Ma oggi godiamoci questa enorme vittoria. Il nuovo inceneritore non si farà più.
Questo è un punto fermo da cui non si torna indietro.
Gianmarco Corbetta
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 23 luglio 2012
Sono passati
784 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
78 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
63 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI
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