L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
domenica 7 ottobre 2012
La democrazia costa? Aboliamo la democrazia
Verona e l'inceneritore, Luigi XIV, il Re Sole
Anche lunedì 1° ottobre, nella Settima Circoscrizione del comune di Verona è andata buca l'elezione del Presidente, per la quarta e ultima volta. Uno dei punti discriminanti dei due programmi posti in votazione per l’elezione del Presidente era quello relativo a Ca’ del Bue: da una parte centro sinistra e pidiellini che proponevano il blocco delle procedure per la costruzione del nuovo inceneritore; dall’altra la Lista Civica Tosi che, dando per scontata la costruzione dell’inceneritore, si accontentava di un monitoraggio di facciata sulle emissioni dell’impianto.
Nello scialbo (opinione personale) dibattito che ne è seguito un intervento mi ha particolarmente colpito, quello della consigliera Adami Maria Fiore della Lista Civica Tosi, la quale dicendosi seriamente preoccupata per le conseguenze di Ca’ del Bue ha accusato i rappresentanti del PD di non averle fornito le informazioni che aveva chiesto per documentarsi in merito.
Ma come mai la consigliera Adami non ha sentito il bisogno di documentarsi da sola, prima di sottoscrivere il programma della sua lista che dà per scontato l’inceneritore? Ci sono state anche assemblee pubbliche al Cinema Teatro Nuovo di San Michele per dare la possibilità di informarsi a chi era seriamente intenzionato a farlo.
Che ci sia un po’ di avventatezza nel mettersi in lista senza approfondire i contenuti cruciali del proprio programma?
E ora, perciò, si andrà a nuove elezioni. Ma non entro i tre mesi dalla delibera di scioglimento previsti dall’art. 41 dello Statuto Comunale, ma, sembra, fra sette mesi, in primavera, in abbinata alle elezioni politiche generali, perché così vuole Tosi: l ’état c’est moi, come usava dire Luigi XIV di Borbone, il Re Sole.
La motivazione ufficiale per il differimento delle elezioni sarebbe la spesa che ne consegue (calcolata in circa 150 mila €) che di questi tempi sembrerebbe un inutile sperpero di risorse pubbliche. Ma i soldi stanziati per le elezioni fanno parte del gioco di quella cosa che si chiama democrazia e non si strumentalizzino, per pura demagogia, gli stanziamenti sacrosanti per le elezioni con le ruberie perpetrate alla regione Lazio e dintorni da alcuni politici di cui in questi giorni sono piene le cronache!
E, d’altro canto, non è stata poi la Lega di Tosi l’anno scorso ad opporsi all’accorpamento tra i referendum sull’acqua e il nucleare e le elezioni amministrative nel maldestro tentativo di farli fallire? E non fu ancora la Lega nel 2009 a pretendere, ed ottenere, di non accorpare il referendum sulla legge elettorale con le elezioni al parlamento europeo? Come mai il buon senso del padre di famiglia che vuole risparmiare vale una volta sì e due volte no? Incoerenza davvero sospetta!
Oppure il vero motivo di fondo per differire le elezioni sta nel fatto che il sindaco Tosi teme una campagna elettorale in Settima Circoscrizione incentrata su Ca’ del Bue che potrebbe ridurre il consenso alla sua lista, mentre nel calderone ideologico delle politiche la questione inceneritore potrebbe passare quasi inosservata?
Gianni Giuliari
Associazione "Cittadini per la Tutela del Territorio di Verona est"
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 7 ottobre 2012
Sono passati
4 giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren
44 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
860 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
154 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
139 giorni dal voto amministrativo-referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno
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