venerdì 12 ottobre 2012

Rubbiano, la food valley, il camino di Laterlite


Rubbiano risponde alle accuse di Laterlite

Rubbiano per la vita non ha alcuna intenzione persecutoria nei confronti di Laterlite, né tantomeno persegue lo scopo di spaventare deliberatamente le persone che operano e abitano nel territorio.
Al contrario siamo fortemente motivati dalla necessità di conoscere, approfondire e divulgare, temi   di estremo interesse per tutta la comunità, legati al benessere dell’ambiente e della salute.



Il Comitato Rubbiano per la Vita non ha avviato alcuna campagna diffamatoria nei confronti dell’azienda Laterlite.
Rubbiano per la vita ha semmai avviato una seria campagna informativa e comunicativa per spiegare quale sia l’attività di Laterlite nonché l’impatto ambientale e sanitario potenzialmente prodotto dalle emissioni dell’impianto.
Laterlite incenerisce ogni anno 65 mila tonnellate di rifiuti pericolosi, emettendo in atmosfera rilevanti quantità di sostanze inquinanti come metalli pesanti, diossine, ossidi di azoto e zolfo, pcb, e tanti altri ancora.
L’obiettivo principale è quello di ridurre sensibilmente gli inquinanti immessi in atmosfera, come del resto prevede ed impone la stessa Autorizzazione integrata ambiente (Aia), in fase di approvazione presso la Provincia.
Entrando nel merito, vediamo che contrariamente alle millantate performance ambientali, la quantità di diossine (cancerogeno certo secondo l’OMS) immesse nell’ambiente, è aumentata di 50 volte dal 2007 al 2011, attestandosi a circa 0,5 grammi/anno, in palese violazione delle prescrizioni  vigenti (dati Arpa consultabili on line).
Altri aumenti si sono riscontrati per COVNM (insieme di composti tra cui il benzene, cancerogeno per l’uomo), biossido di carbonio e per  il materiale particellare (PM).
I livelli di controllo evidenziati dall’azienda sono sostanzialmente in autocontrollo e i dati rilevati  inviati ad Arpa, organo preposto che ne pubblica solo alcuni sul sito dedicato. 
Questo è un altro obbiettivo del comitato: la diffusione delle informazioni e la totale trasparenza sui dati, a cominciare dalle emissioni di Ossidi di azoto (Nox), valori che oggi vengono inspiegabilmente pubblicati ridotti del 50%, anche in questo caso contravvenendo ad una legittima richiesta di chiarezza.
Ci piacerebbe che l'azienda smentisse le questioni sollevate:  pericolosità degli inquinanti immessi  in atmosfera, moltiplicazione delle diossine, opacità dei dati forniti. 
Laterlite ci accusa di diffondere “dati inesatti e non significativi”, senza citarne alcuno, mentre il Comitato informa  i cittadini con dati provenienti dai controlli ufficiali, dalle autorizzazioni concesse dagli enti, verificando sistematicamente la veridicità di ciò che pubblica. 
Riteniamo fondamentale la trasmissione delle informazioni per una crescita consapevole del territorio, diversamente da chi in completa aderenza con l’azienda ci ha imposto nel 2000 questa attività di co-incenerimento di rifiuti pericolosi nel più totale riserbo, negando ogni discussione.
Non è affatto vero come sostiene Laterlite che l’Unione Europea incentivi la pratica dell’incenerimento, sostenendo che bruciare oli esausti ed emulsioni oleose siano attività di “riutilizzo e recupero”.
L’Unione europea nell’ultima direttiva 98/2008 indirizza  gli stati membri a sostenere la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio e lascia come ultima la possibilità di recupero energetico e smaltimento. Bruciare oli esausti non è riutilizzo.  
Davvero inaccettabile  è il tentativo di accusare il Comitato di essere contro lavoratori e collaboratori dell’azienda, nel tentativo di additarci come pericolosi estremisti, forse con l’intento di evitare di affrontare nel merito le questioni che poniamo. 
Che sono l’ambiente, le condizioni sanitarie del territorio, la tutela del settore agroalimentare e delle aree protette. 
Temi che in ogni caso vorremmo approfondire e discutere con i nostri interlocutori diretti, ovvero le istituzioni e gli organi di controllo, ai quali sono deputati i compiti di salvaguardia del territorio, dell’ambiente e della salute, nonché di una visione strategica di lungo periodo. 
Sollecitiamo Provincia e Comuni ad attivare al più presto l’Osservatorio, coinvolgendo i cittadini nella procedura di rinnovo dell’autorizzazione che Laterlite intende ottenere al più presto, per poter proseguire nella insalubre attività di co-incenerimento.

Comitato Rubbiano per la Vita
12 ottobre 2012

Nessun commento:

Posta un commento