domenica 16 dicembre 2012

La passione civile dei No Termo


Fiaccole di democrazia

I pasionari no termo hanno ieri mandato un ulteriore messaggio.
Nessuna incertezza, nessun passo indietro, nessuna resa.
Il no al camino è anzi corroborato dalle indagini in corso, dalle ipotesi di corruzione che hanno gettato un'ombra pesante sul progetto del forno inceneritore.
Nonostante le grida di giubilo di Iren, la città è scesa ancora una volta per le strade con le sue bandiere che chiedono salute, un ambiente pulito, un futuro rassicurante.
Il serpentone di cittadini ha invaso via d'Azeglio e poi i portici del Grano, un migliaio di persone, tra famiglie, bambini, attivisti.
Foto di Annarita Melegari

L'assessore Folli ha accolto i manifestanti davanti al municipio, ribadendo la ferma intenzione dell'amministrazione di guardare oltre il forno, per gestire nel modo corretto i rifiuti.
Hanno sfilato anche il sindaco Pizzarotti, la vicesindaco Paci, tantissimi consiglieri comunali del Movimenti 5 Stelle, l'avvocato Allegri.
Presenti anche il comitato Rubbiano per la Vita, Slow Food, i Medici per l'Ambiente Isde, Ada, Ape onlus, Legambiente Valtermina, Parma Bene Comune, il comitato no termo di Cremona, Mantova, Reggio Emilia con il loro finto inceneritore fumante, il comitato Cave all'amianto No Grazie, Casa cantoniera autogestita, i gruppi di acquisto solidale La Spiga e Gaspare, Rete Ambiente Parma, i comitati No Triv, l'associazione Bomba di Riso, l'associazione Dolce Acqua di Contile, Acqua Bene Comune, il comitato Ospedale Vecchio, Terraserena.

Tante persone pulite che hanno compreso cosa c'è in gioco a Ugozzolo.
E' un sistema al tramonto, un sistema di interessi enormi, oltre 600 milioni il giro d'affari in Emilia Romagna nel comparto rifiuti, governato da due multiutilies come Iren e Hera, quest'ultima ieri messa sotto inchiesta dall'Antitrust per posizione dominante.
Foto di Annarita Melegari

Una manifestazione gioiosa perché conferma 6 anni di impegno pressante per far emergere i molti aspetti negativi di questo progetto in gestazione a fianco dell'autostrada.
Una dimostrazione di passione civile, di convinzione inattaccabile e ferrea, di democrazia.
Una manifestazione che dopo la conclusione sotto i portici ha vissuto un fuori programma in piazza Duomo, dove è stato recapitato un appello al vescovo di Parma Solmi: tante domande scomode verso la Curia Vescovile che si presenta insieme a Iren e l'ex Andrea Allodi nel Centro di Etica Ambientale, coerenza stridente, che scombussola l'equilibrio tra la salvaguardia del creato e una industria insalubre di classe prima, pericolosa per l'uomo e per il territorio.
Foto di Annarita Melegari

Un appello che forse rimarrà senza risposta, raggiungendo in ogni caso lo scopo di bussare alle porte di chi si trincera nella neutralità, ma poi sceglie con cura i compagni di viaggio.
Santa Lucia, portati via almeno l'ipocrisia.
L'inceneritore, comunque, non si deve fare.
E i fronti possibili sono solo due, a favore o contro il Paip.
Il voto di maggio sembra aver confermato la scelta di Parma di guardare oltre Ugozzolo.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 16 dicembre 2012

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