Il foglietto ha il colore giallo
dell'allarme, ma i loghi non sono di una associazione di esagitati
ambientalisti, ma quelli del Comune di Brescia, dell'Asl, di Arpa.
Il contenuto un dramma nei termini.
E' come se si fosse firmata la resa di
fronte all'avanzare dei veleni e si cerchi di evitare il peggio.
Brescia è malata.
E lo confessano le autorità, con un
atto di accettazione, quasi di resa, lo dicono ufficialmente loro che
sono stati sconfitti, sbattuti nella polvere, avvelenati.
“Il suolo è inquinato, come ci
comportiamo?”
Si parte dal porsi questo quesito per
elencare i divieti conseguenti, che vietano in pratica di vivere.
Pcb, furani, diossine sono le sostanze
abbondantemente rilevate nei terreni.
Il Sindaco, informato dall'Asl, ha
dovuto emanare una ordinanza specifica.
Una sfilata di divieti.
“Divieto di asportazione dei
terreni”.
“Divieto di aratura, dissodamento, e
di ogni altra operazione che comporti il contatto con il terreno e
l'inalazione di polveri”.
“Divieto di falciatura dell'erba per
la fienagione”.
“Divieto di coltivazione di cereali e
vegetali in genere”.
“Divieto di pascolo di animali”.
“Divieto di allevamento all'aperto di
animali (polli, conigli, …).
“Divieto di allevamento anche in
stalla di animali se alimentati con vegetali prodotti della zona”.
“Divieto di utilizzo dell'acqua
fluente o delle rogge”.
“Divieto di curagione dell'alveo dei
fossati”.
“Divieto di pesca nelle rogge”.
Ci sembra surreale, quasi un film post
nucleare, Seveso, Fukushima.
Cosa sta succedendo a Brescia?
Non è finita.
Ci sono anche indicazioni sui comportamenti da evitare.
In pratica nessuna attività all'aperto
è consigliabile, nessun contatto con erba, terreno, polveri.
L'opuscolo invita a lavarsi
regolarmente le mani, a lavare regolarmente i giocattoli, a togliere
le scarpe prima di entrare in casa, pulire cani e gatti in
continuazione, usare guanti anche per il giardinaggio, metter sfalci
e potature nell'indifferenziato, pulire “a umido” la casa.
E' un bollettino di guerra.
Ha il sapore della tragedia.
Forse sarebbe il caso di evacuare.
A Brescia c'è il più grande
inceneritore d'Europa...
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
17 dicembre 2012
Nessun commento:
Posta un commento