Forno
frutto di un accordo, non di una necessità
Iren finanziò la campagna
elettorale dell'ex sindaco Vignali, che nel 2011, applaudito anche da
noi, fermò il cantiere dell'inceneritore.
Oggi ci dicono che l'azione
fu messa in atto per raccogliere consensi, in vista di una sua
ridiscesa in campo. Noi lottiamo col cuore, alcuni agiscono per i
voti: i commenti sono superflui.
Ma noi siamo ancora qui, e
grazie alla nostra perseveranza si sta facendo luce.
A partire dalla miccia che
fece esplodere la querelle sul forno, nel 2011, frutto di un esposto
in Comune dove si chiedeva di verificare se Iren fosse o meno in
possesso del permesso a costruire.
Un documento ancora oggi
introvabile, nonostante i pronunciamenti del Tar.
Noi siamo ancora convinti
che dentro il faldone inceneritore ci siano ancora tanti spunti su
cui lavorare e se è risaputo che al centro delle decisioni ci fosse
la Provincia, pare incredibile come, in mezzo a questa tempesta, non
emerga ancora nulla su quel fronte.
Per carità, sarà tutto
lindo e terso come una mattina di primavera, ma il dubbio che in
qualche modo la procedura di autorizzazione sia stata sostenuta con
generosità rimane.
Iren dunque finanziava
campagne elettorali e promuoveva azioni di consenso.
Quali e quante campagne sono all'attivo?
Quali e quante campagne sono all'attivo?
Senz'altro si è impegnata
per Vignali, lo fece anche prima di lui per qualcun altro?
Ormai queste domande se le
pongono tutti i parmigiani attenti e desiderosi di conoscere tutta la
verità, fino in fondo.
Sappiamo che l'inceneritore
inciampò in un abuso fin dalla nascita, quando la progettazione fu
affidata senza gara e per una cifra inverosimile, 4,7 milioni di
euro, alla concorrente Hera.
Sappiamo, per averli visti,
che molti disegni di progetto erano fotocopie di altri impianti,
particolari che non depongono a favore di un costo di progettazione
di questa entità.
Colpisce che nessun
costruttore abbia mosso obiezioni alla condotta di Iren quando regalò
a Hera il progetto.
Colpisce che l'appalto da 40
milioni di euro per le opere edili sia stato concorso da una sola
azienda.
Un bando europeo per
costruire muri con un solo concorrente.
Un bando vinto da una
cooperativa, la CCC, nota per la sua vicinanza a un ambito politico
ben preciso, come la tradizione delle coop rosse insegna.
Anche in questo caso
silenzio, nessun ricorso di concorrenti che in tempi di vacche magre
non avrebbero dovuto sputare su un piatto così ricco.
Mentre sfilano i nuovi
arrestati, mentre un'altra dura mazzata colpisce la nostra città,
rimangono tante domande, tanta voglia di moltiplicare le lampadine
fin qui accese, per squarciare il muro del silenzio che accompagna
l'inceneritore dalla sua nascita.
Inceneritore che è al
centro della storia recente di Parma, più indigesto che mai.
E se il conto lo dovranno
pagare i cittadini, crediamo abbiano diritto di conoscere tutte le
portate, e magari anche la lista degli ingredienti.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
19 gennaio 2013
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