La bufera travolge Parma,
ancora una volta sotto i riflettori per situazioni che avremmo
preferito evitare. Un abisso di corruzioni, uso distorto di denari
pubblici, ambizioni senza freni.
La valanga travolge anche
Iren, al centro dei raggiri e dei versamenti illeciti, colpita agli
apici nella figura del vicepresidente.
Avevamo chiesto a Villani di
andarsene da quella poltrona di rappresentante di Parma da tempo,
vedi
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai?ref=ts&fref=ts e ora sembra
arrivato il tempo del trasloco definitivo anche se ovviamente
l'accusato respinge ogni accusa.
Ancora una volta c'è Iren
al centro, a quanto pare facile bancomat per mungere ingenti risorse
da destinare a proprie necessità e miraggi: Villani, Vignali, Buzzi,
Costa e altri 20 indagati.
Cosa ci avrà guadagnato
Iren da tutto ciò?
Quali motivazioni fanno
scattare la molla della disponibilità finanziaria?
Da anni lottiamo contro il
progetto dell'inceneritore, finito sotto inchiesta in più occasioni,
e dalla Procura destinatario di una domanda di sequestro poi negata
dal Gip.
L'ulteriore coinvolgimento
di Iren nello scandalo Parma conferma come ancora tanto lavoro vada
fatto per liberare il progetto del forno da ogni oscurità che ancora
lo attanaglia.
Crediamo anche sia urgente
una riflessione sul ruolo di questa Spa nella gestione dei servizi
pubblici del nostro territorio.
Non varrebbe forse la pena
di riprendersi il controllo di certi servizi come acqua e rifiuti che
toccano direttamente i diritti dei cittadini?
Anche per pararsi da questi fiumi di
denaro che sono fuoriusciti dal comune nonostante il periodo
drammatico per le casse dell'ente.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
17 gennaio 2013
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