E' incredibile la faccia
tosta dell'ambientalista Dall'Olio, sempre pronto a “segnalare
senza entrare nel merito”, come ha fatto ieri con una nota inviata
ai media locali.
In modo da coltivare il
dubbio dei poveri cristi che non hanno gli strumenti per comprendere.
Sono mosse da condannare,
soprattutto il giorno del consiglio comunale in cui è massima
l'attenzione dei curiosi che desiderano saperne di più. E tra questi
curiosi magari c'è anche il vescovo e i religiosi che in questi
giorni si affacciano all'inceneritore per la prima volta e che ci
scrivono per avere informazioni dopo l'appello fragoroso loro
rivolto.
La frase tipica che accomuna
tutte le mail che arrivano è sempre: “io non sono assolutamente
competente nella materia...”.
Di sicuro non diventano
competenti leggendo la segnalazione di Dall'Olio che cita uno studio
già noto perché illustrato l'11 maggio 2010 presso l'auditorium
Santa Elisabetta del Campus universitario e che il Dr. Manrico
Guerra, per conto dei medici ISDE, aveva analizzato in quella sede,
evidenziandone tutti i limiti.
La realtà purtroppo
testimonia che l'inceneritore è una fabbrica di malattie e di morte.
Per questo motivo la
Federazione degli Ordini dei Medici dell'Emilia Romagna ha chiesto la
moratoria contro la costruzione di inceneritori. Richiesta avanzata
prima degli esiti di Moniter nel settembre 2007 - “si richiede alle
SS. LL. di non procedere alla concessione di nulla osta alla
costruzione di nuovi inceneritori” - e dopo gli esiti di Moniter -
“la FRER non può che ribadire tale posizione”-.
Dall'Olio segnala ma non
entra nel merito.
I medici invece sono entrati
nel merito eccome: per le patologie tumorali Moniter ha evidenziato
una aumentata mortalità per tumori primitivi del fegato negli
uomini, aumentata incidenza di tumori primitivi del pancreas negli
uomini, aumentata mortalità per cancro della vescica negli uomini,
aumentata mortalità per cancro del colon nelle donne, aumento del
rischio relativo di linfoma non-Hodgkin nella coorte di Modena. Per
le patologie non tumorali è emerso un aumentato rischio di malattie
ischemiche cardiache e di mortalità per malattie cardiocircolatorie
nelle femmine, aumentato rischio di mortalità per malattie
respiratorie acute nelle femmine, associazione coerente e
statisticamente significativa tra livelli di esposizione ad emissioni
da inceneritore e parti pre-termine, aumentato rischio di aborti
spontanei, andamento crescente del rischio di malformazioni nel loro
complesso con l' esposizione ambientale.
Di fronte ai dati
evidenziati dallo studio epidemiologico finanziato per tre milioni di
euro dalla Regione Emilia Romagna, come poteva la FRER non ribadire
tale posizione?
Noi dovremmo stare qui a
berci le segnalazioni senza entrare nel merito? Dovremmo stare qui ad
assistere supinamente a un consiglio comunale senza contraddittorio
trasformato in una passerella per i responsabili di questo disastro?
Con tutto quello che abbiamo donato alla nostra comunità dovremmo
accettare le ingiurie di Ghiretti? Andate ad accusare di fascismo e
di scambi politici qualcun altro: i reati stanno emergendo grazie
alla nostra perseveranza e noi continueremo a perseverare.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
10 gennaio 2013
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