domenica 12 maggio 2013

2013, fuga da Ugozzolo

Allodi si faccia avanti, c'è posto per lui

L'inceneritore sta per vomitare i suoi fumi.
E gli abitanti sono pronti alla diaspora.
Il camino ha emesso sbuffi per una manciata di ore, ma a Paradigna lo hanno sentito nell'aria.
Un'aria pregna di miasmi, di odori pungenti, una morsa in gola.
E si è capito quel sarà il destino di quella terra.



Le valige hanno fatto la loro comparsa in salotto.
Il boschetto demi-sec non aiuta un gran che nel fingere che quell'ammasso di cemento e lamiera non esista, non pulsi, non sia presente 24 ore, 7 giorni su 7, 365 all'anno.
La presenza c'è, incombente, inutile pararsi gli occhi.
E nessuno corre nel parco a respirare l'aria migliorata che esce dalla fornace.
No.
Nessuno crede più alle favole, nonostante i libretti verde prato e i richiami ai cieli azzurri d'Europa.
Il destino è scritto, e Ugozzolo si farà rarefatto di presenza umana, irrigidito dagli sguardi verso il cimitero di Ugozzolo, a sud del quale svetta il nuovo simbolo della food valley.
Lì vicino il colosso della pasta rassicura i controlli incrociati con una propria rete di rilevatori disseminata nei campi del bianco mulino.
E' evidente che a Ugozzolo si sia alzato il livello di attenzione.
Che il codice sia passato a giallo e che in poche ore il rosso sia lampeggiato più volte.
Lo stupore dei residenti è tutto nei loro sguardi spenti e rassegnati.
E nelle telefonate alle agenzie immobiliari, finché ancora si è in tempo.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

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