Passa
mozione di M5S presentata da Gianmarco Corbetta
Con il voto unanime di Pd,
PdL, Lista Ambrosoli, Lega e Civica Maroni è stata approvata una
mozione proposta da Movimento 5 Stelle che blocca l'ampliamento di
tutti gli inceneritori presenti in Lombardia ed individua la
necessità di una "exit strategy" progressiva
dall'incenerimento.
Vista l'attuale gestione dei
rifiuti solidi urbani in Lombardia e gli scenari evolutivi a cui il
sistema andrà incontro nei prossimi anni, il consigliere Gianmarco
Corbetta del MoVimento 5 Stelle ha elaborato un testo, con il
contributo dei consiglieri Anelli (Lega), Magoni (Civica Maroni),
Villani (PD) e Busi (Lista Ambrosoli) che impone uno stop a tutti i
progetti di ampliamento degli inceneritori, a partire da Desio,
Cremona, Trezzo sull'Adda, Corteolona e Dalmine.
Inoltre il provvedimento
prevede che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (che andrà
adottato entro fine anno) dia priorità alle politiche di riduzione,
riuso e riciclo dei rifiuti, con incentivi ai Comuni che si
distinguono per virtuosità nella raccolta differenziata.
In prospettiva, Regione
Lombardia si impegna a verificare la possibilità di passare ad un
nuovo sistema integrato di gestione del rifiuto che marginalizzi il
ricorso alla discarica e superi, gradualmente ma in modi e tempi
certi, la pratica dell'incenerimento dei rifiuti. Questo configura il
cambiamento di direzione rispetto alle scelte intraprese sinora, e si
spera stimoli una analoga riflessione nelle altre Regioni: sia quelle
che hanno inceneritori (perché vengano spenti progressivamente, a
partire dalla contigua Emilia Romagna ove è in corso un dibattito
analogo) che quelle ove ancora non ci sono, perché si punti
decisamente nella direzione della riduzione e recupero di materia,
evitando del tutto la realizzazione di impianti che rappresentano una
tecnologia obsoleta.
"Lo scenario della
gestione dei rifiuti è cambiato e sempre più cambierà nei prossimi
anni - dichiara il consigliere 5 stelle Gianmarco Corbetta - E' un
grande risultato quello di oggi, abbiamo impedito che la Lombardia
continuasse a puntare su una dotazione impiantistica rigida e non in
grado
di adattarsi a questi
cambiamenti. Per chi come me ha dedicato gran parte del proprio
impegno civile nella lotta all'incenerimento dei rifiuti - prosegue
Corbetta - l'approvazione di questo provvedimento rappresenta un
obiettivo importantissimo e, in qualche modo, il punto di arrivo di
un
lungo percorso".
Parma prenda esempio.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
5 luglio 2013
L'inceneritore
di Parma avrebbe dovuto accendersi
425
giorni
fa
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