sabato 6 luglio 2013

Fuoco, fuochino

Gli ultimi sbuffi stavano ancora uscendo dal camino appena spento e già Iren inoltrava una nuova richiesta di accensione.
Con la scusa di voler bruciare i rifiuti rimasti in fossa.
L'accendi spegni del forno inceneritore sembra non aver fine ed ora la Provincia si appresta ad un nuovo scandaloso assenso nei confronti del gestore.
Perché sappiamo che sono queste fasi, l'accensione, lo spegnimento, le più pericolose, quelle dove le temperature non raggiungono i livelli di esercizio, causando la fuoriuscita di veleni dal totem che svetta sull'autostrada.



Il camino dei veleni lo diventa in modo particolare con questi continui ripetuti singhiozzi di acceso-spento, con la camera di combustione e il post combustore in grande difficoltà a mantenere quella temperatura che scongiura la proliferazione di diossine e furani.
Un po' come certe marmitte con la miscela troppo grassa: fumo a go go e qualità combustione da dimenticare. Oppure certi motori a gasolio un po' datati che a freddo rilasciavano un fumo pestilenziale e nero da togliere il respiro.
Bad combustion, even the worst.
Peggio di così non si può.
Primi in regione per la raccolta differenziata, ultimi per scelta dell'impiantistica di smaltimento.
La palma di virtuoso stona con il camino di Ugozzolo.
Se il premio ai parmensi virtuosi sono 20 anni di inceneritore ci si chiede davvero dove stia la teoria della causa-effetto.
Perché a Parma si ragiona al contrario, più ci si attiene alle regole della corretta gestione dei rifiuti, più cresce la fame dal camino e la sorte dei territori che lo abbracciano.
Più i parmigiani e i parmensi diventeranno virtuosi, più ci si domanderà cosa bruciare dentro Ugozzolo, come sostituire ciò che i cittadini hanno tolto dall'indifferenziato.
Ne valeva la pena?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 6 luglio 2013

L'inceneritore di Parma avrebbe dovuto accendersi
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giorni fa

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