Iren
accende il forno, motu proprio
La risposta al no del comune
di Parma si è fatta attendere una manciata di ore.
L'inceneritore di Ugozzolo è
stato acceso dal gestore nonostante il rigetto dell'istanza
presentata il giorno precedente.
Nuova governance di Iren,
nuove leve al comando, nuovi ordini di attacco.
Contro ogni indirizzo di
buon senso il camino di Parma ha avviato la fase di esercizio
provvisorio motu proprio, senza attendere alcun nulla osta da parte
del Comune che lo ospita.
Che fine ha fatto la diffida
della Provincia dopo il disastroso pre avvio di aprile? Il gestore ha
risposto alle prescrizioni? Sarà possibile averne notizia? O siamo
solo dei polmoni cavia a cui fare respirare la violetta di Parma di
strada della Lupa?
Dal punto di vista dei
cittadini è una atto di imperio che non può che preoccupare davanti
ai lunghi anni di emissioni che ci aspettano dinnanzi.
Ciò sembra dimostrarci che
la macchina andrà avanti sempre e comunque, anche là dove
occorrerebbe far prima chiarezza e render conto sulle necessarie
autorizzazioni.
Viene spontaneo allora
chiedersi cosa succederà con i controlli emissivi.
Cosa succederà se, come
accaduto nelle prove di aprile e denunciato anche da Provincia e
Arpa, il marchingegno dovesse sforare i limiti e le lancette
oltrepassare il dovuto?
Chi lo fermerà?
Davanti a questa mossa, chi
garantirà il rispetto della legalità e del diritto alla salute
dei cittadini?
I confini e i limiti di ogni
ente coinvolto in questo caso nazionale si affievoliscono e si
perdono nelle nebbie di un procedimento colossale, con faldoni di
carte e documenti che si ammassano uno sopra l'altro creando il caos
perfetto, dove nulla è più rintracciabile e traducibile in
comprensione e linearità.
Un progetto azzoppato da
inchieste, esposti, ricorsi, denunce, indagini, iscrizioni sui
registri degli indagati.
La mossa di oggi è stata
quella di scartare l'ostacolo come se non esistesse, portarsi a lato,
e superare il pantano con un gesto atletico e muscolare.
E' stato chiesto di
costruire il forno?
Eccolo pronto e fumante,
aprite dunque i cancelli ai sacchi neri!
Le volute di fumo da oggi si
sollevano a nord di Parma, a poche centinaia di metri da impianti
industriali dell'agroalimentare e della farmaceutica, sigilli di
Parma che da oggi vedono sbiadire il proprio luccichio e subiscono
supinamente la stato di fatto, in nome di non sappiamo quale
strategia e visione.
Purtroppo Parma oggi perde,
compatta e su molti fronti, il nome che ha nel mondo.
E c'è chi festeggerà.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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