giovedì 22 agosto 2013

Differenziata al 53%, ancora ampi margini di miglioramento


Di oggi la conferenza stampa dell'assessore all'ambiente Gabriele Folli per comunicare il traguardo del 53% di raccolta differenziata cittadina.


Cominciano a farsi sentire le cure del porta a porte nel sistema di raccolta dei rifiuti di Parma.
I dati parlano chiaro: +9% di organico, +170% di plastica e barattolame, +626% di vetro.
Quanto spreco lasciamo alla nostre spalle, considerando che è bastato togliere i cassonetti dalle strade e consegnare qualche bidone in più per rivoluzionare i numeri.
In poche settimane dall'adozione dei sistemi porta a porta la percentuale di Rd schizza al 70%, il traguardo medio complessivo che la nostra città può raggiungere, una volta completato il passaggio al porta a porta per tutti i cittadini.
Al 70% e oltre sono già quei quartieri dove il porta a porta integrale + già adottato.
Ovvio che si poteva fare prima, risparmiando balzelli per i cittadini e costi per il comune.
Parma era avanti con il progetto del porta a porta elaborato al consorzio Priula, ma poi si è improvvisamente fermata, non sappiamo perché, mantenendo modalità di gestione dei rifiuti antiquata e poco produttive, con gli enormi cassonetti stradali in cui gettare materiali riciclabili che invece finivano nelle discariche e negli inceneritori.
Finalmente con la nuova giunta la situazione è cambiata.
Una volta completata la messa a regime del nuovo sistema potremo finalmente adottare la tariffazione puntuale, che significa pagare solo per i rifiuti indifferenziati che si producono e non per il resto.
Ci sono però ancora ulteriori margini di miglioramento che si possono introdurre.
Stiamo alludendo ad esempio alle plastiche eterogenee, la plastiche dure, oggi considerate rifiuti solo perché per questi materiali non vengono pagati i contributi Conai, ma che possono tranquillamente essere riciclate come materia prima secondo ed essere impiegate per produrre altri beni, mantenendo il loro valore.
Lo stanno già facendo in Toscana, dove la Revet ricicla ogni anno migliaia di tonnellate di questi materiali, che vengono recuperati e rivalorizzati,
Parma deve fare lo stesso, copiare modelli virtuosi già attivi altrove che funzionano e danno risultati eclatanti.
La strada è tracciata e basta affinare la tecnica.
I rifiuti, in natura, sono un concetto sconosciuto.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 22 agosto 2013

L'inceneritore di Parma avrebbe dovuto accendersi
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giorni fa

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