Di oggi la conferenza stampa
dell'assessore all'ambiente Gabriele Folli per comunicare il
traguardo del 53% di raccolta differenziata cittadina.
Cominciano a farsi sentire
le cure del porta a porte nel sistema di raccolta dei rifiuti di
Parma.
I dati parlano chiaro: +9%
di organico, +170% di plastica e barattolame, +626% di vetro.
Quanto spreco lasciamo alla
nostre spalle, considerando che è bastato togliere i cassonetti
dalle strade e consegnare qualche bidone in più per rivoluzionare i
numeri.
In poche settimane
dall'adozione dei sistemi porta a porta la percentuale di Rd schizza
al 70%, il traguardo medio complessivo che la nostra città può
raggiungere, una volta completato il passaggio al porta a porta per
tutti i cittadini.
Al 70% e oltre sono già
quei quartieri dove il porta a porta integrale + già adottato.
Ovvio che si poteva fare
prima, risparmiando balzelli per i cittadini e costi per il comune.
Parma era avanti con il
progetto del porta a porta elaborato al consorzio Priula, ma poi si è
improvvisamente fermata, non sappiamo perché, mantenendo modalità
di gestione dei rifiuti antiquata e poco produttive, con gli enormi
cassonetti stradali in cui gettare materiali riciclabili che invece
finivano nelle discariche e negli inceneritori.
Finalmente con la nuova
giunta la situazione è cambiata.
Una volta completata la
messa a regime del nuovo sistema potremo finalmente adottare la
tariffazione puntuale, che significa pagare solo per i rifiuti
indifferenziati che si producono e non per il resto.
Ci sono però ancora
ulteriori margini di miglioramento che si possono introdurre.
Stiamo alludendo ad esempio
alle plastiche eterogenee, la plastiche dure, oggi considerate
rifiuti solo perché per questi materiali non vengono pagati i
contributi Conai, ma che possono tranquillamente essere riciclate
come materia prima secondo ed essere impiegate per produrre altri
beni, mantenendo il loro valore.
Lo stanno già facendo in
Toscana, dove la Revet ricicla ogni anno migliaia di tonnellate di
questi materiali, che vengono recuperati e rivalorizzati,
Parma deve fare lo stesso,
copiare modelli virtuosi già attivi altrove che funzionano e danno
risultati eclatanti.
La strada è tracciata e
basta affinare la tecnica.
I rifiuti, in natura, sono
un concetto sconosciuto.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
22 agosto 2013
L'inceneritore
di
Parma
avrebbe
dovuto
accendersi
473
giorni
fa
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