Dopo una
settimana di pausa torna l'incubo inquinamento
Food
valley, uno straccio sporco
Il nuovo anno si apre con il
primo sforamento di Pm10 del 2014.
Un inizio col botto.
L'asta dello smog ha toccato
i 53 microgrammi di polveri per metro cubo di aria.
Dopo 8 giorni di tregua, 5
province emiliano romagnole su 9 risultano fuori legge, le altre 4
sono sotto i limiti di pochissimo.
Proprio nel giorno di
Capodanno, dopo la nottata di fuochi d'artificio che senz'altro ha
fatto la sua parte nella crescita dello smog.
Sotto i fuochi la coltre grigia, sono polveri sottili irrespirabili
Ormai bastano poche ore di
stasi meteorologica per mettere in ginocchio la qualità dell'aria.
E non di una sola città ma
di una intera regione, anzi della Pianura Padana al completo, un
bacino a conca che raccoglie e tiene per sé tutto lo smog che
produce al suo interno.
Una spietata legge di
giustizia che punisce i produttori di aria sporca facendogliela
letteralmente ingoiare.
Una sorta di “ben gli sta”
che mette però in crisi anche lo stato di salute della popolazione,
specialmente quella delle fasce più deboli come bambini e anziani,
che si trovano a respirare per settimane in una specie di camera a
gas.
Abbiamo ripetuto fino allo
sfinimento come sia necessario intervenire con misure drastiche.
Spegnere i camini più
inquinanti (gli inceneritori sono sicuramente fra questi).
Cambiare subito le caldaie
più inquinanti (quelle a gasolio sono le prime dalla lista, quanto
scuole e uffici pubblici si scaldano ancora con quel mefitico
carburante?).
Segue poi il blocco della
circolazione di auto private nei centri urbani.
Che si tratti di blocco
totale o di targhe alterne, occorre utilizzare il sistema più
efficace che porti a ridurre in numero le bocche che emettono smog.
Ridurre significa per lo
meno dimezzare l'impatto ambientale causato dalle fonti emissive.
Non ci dimentichiamo
dell'apporto pesante dell'autostrada del Sole, dove si potrebbe
intervenire con riduzioni della velocità per portare al limite
corretto per inquinare il minino oppure andare verso chiusure
temporanee.
Come anche le industrie
presenti sul territorio andrebbero messe sotto osservazione.
Quanto inquinano la food
valley?
Quali misure sono possibili
per ridurre la loro zavorra sulla qualità dell'aria?
Uno straccio sporco ad un
certo punto non serve più a pulire niente, anzi continuare ad
utilizzarlo così com'è non fa che peggiorare la situazione.
Quanto insisteremo ad usare
il nostro territorio senza mai dargli una pulita?
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
2 gennaio 2014
L'inceneritore
di
Parma
è stato acceso
127
giorni
fa
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