venerdì 20 agosto 2010

Il calderone di Amelia

Nel 1995 Jay K. and Stieglitz L. si sono presi la briga di condurre uno studio scientifico sui composti emessi da un impianto di incenerimento dei rifiuti. Con molta pazienza hanno catalogato tutte le tipologie di sostanze emesse.
“Identification and quantification of volatile organic components in emissions of waste incineration plants. Chemosphere” porta anche nel titolo una considerazione che deve farci riflettere.



Atmosfera chimica, stiamo modificando il contenuto stesso dell'aria che respiriamo aggiungendo sostanze che nulla hanno a che fare con la salute e il benessere.
Il quadro che esce da questo studio è oltre che monumentale, preoccupante, che per dirlo in poche parole significa questo. L'inceneritore è un incubatore di sostanze, un grande calderone di Amelia, dove si buttano a casaccio innumerevoli sostanze. Il calore provoca un rimescolamento generale non controllabile. Succede così che come da un alambicco si distillano nuove sostanze, nuovi elementi vengono ogni giorni emessi in atmosfera, miriadi di sostanze chimiche non presenti in
natura vengono forgiate nei forni, e poi liberate.
Si dirà “ci sono i filtri”. Teniamo conto di due cose, anche il filtro da qualche parte andrà messo, oppure crediamo che il filtro faccia sparire gli inquinanti come per magia? Amelia permettendo?
Il secondo aspetto riguarda l'efficienza dei filtri a maniche, sicuramente uno dei metodi migliori come sistema di abbattimento ma che per forza di cose ha il limite della dimensione.
Questa tipologia di filtraggio consiste in una maglia molto stretta che intercetta le sostanze. Le maglie hanno ovviamente una dimensione e il foro più piccolo è di 6 micron. Fino a quella dimensione c'è speranza che, mantenendo in piena efficienza il sistema, le molecole di dimensione maggiore siano bloccate.
Purtroppo i “moderni” inceneritori, proprio per ridurre la produzione di diossine, hanno aumentato le temperature di esercizio. Così facendo è aumentata la pericolosità dei composti perché all'aumentare delle temperature diminuisce la dimensione dei particolati e, scienza insegna, più una sostanza è fine maggiore è la sua “attività”.
Siamo così di fronte ad emissioni ultrafini che raggiungono dimensioni ben più ridotte rispetto ai 6 micron. 5 micron, 2,5 micron, addirittura particelle che scendono al di sotto dell'unità.
Con queste misure è come se tentassimo di parare una pallina da ping ping con una rete da calcio.
Il risultato è scontato.
Ecco l'elenco delle sostanza emesse da un inceneritore.
Pentano, triclorofluorometano, acetonitrile, acetone, iodometano, diclorometano, 2-metil-2-propanolo, 2-metilpentano, cloroformio, etil acetato, 2,2-dimetil-3-pentanolo, cicloesano, benzene 2-metilesano, 3-metilesano, 1,3-dimetilciclopentano, 1,2-dimetilciclopentano, tricloroetano, eptano
metilcicloesano, etilciclopentano, 2-esanone, toluene, 1,2-dimetilcicloesano, 2-metilpropil acetato, 3-metilen eptano, paraldeide, ottano, tetracloroetilene, etil butirrato, butil acetato, etilcicloesano, 2-metilottano, dimetildiossano, 2-furancarbossialdeide, clorobenzene, metil esanolo, trimetilcicloesano, etil benzene, acido formico, xilene, acido acetico, composti carbonilici alifatici,
etilmetilcicloesano, 2-eptanone, 2-butossietanolo, nonano, isopropil benzene, propilcicloesano, dimetilottano, acido pentancarbosslico, propil benzene, benzaldeide, 5-metil-2-furan, carbossialdeide, 1-etil-2-metilbenzene, 1,3,5-trimetilbenzene, trimetilbenzene, benzonitrile, metilpropilcicloesano, 2-clorofenolo, 1,2,4-trimetilbenzene, fenolo, 1,3-diclorobenzene, 1,4-
diclorobenzene, decano, acido esanoico, 1-etil-4-metilbenzene, 2-metilisopropilbenzene, alcol benzilico, 1-metil-3-propilbenzene, 2-etil-1,4-dimetilbenzene, 2-metilbenzaldeide, 1-metil-2-propilbenzene, metil decano, 4-metilbenzaldeide, 1-etil-3,5-dimetilbenzene, 1-metil-(1-propenil)benzene, bromoclorobenzene, 4-metilfenolo, metil benzoato, 2-cloro-6-metilfenolo,
etildimetilbenzene, undecano, acido eptanoico, 1-(clorometil)-4-metilbenzene, 1,3-dietilbenzene, 1,2,3-triclorobenzene, alcol 4-metilbenzilico, acido etilesanoico, etil benzaldeide, 2,4-diclorofenolo, 1,2,4-triclorobenzene, naftalene, decametil ciclopentasilossano, metil acetofenone, 1-(2-
butossietossi) etanolo, 4-clorofenolo, benzotiazolo, acido benzoico, acido ottanoico, 2-bromo-4-clorofenolo, 1,2,5-triclorobenzene, dodecano, bromoclorofenolo, 104 2,4-dicloro-6-metilfenolo, diclorometilfenolo, idrossibenzonitrile, tetraclorobenzene, acido metilbenzoico, triclorofenolo,
acido 2-(idrossimetil) benzoico, 1,2,3,4-tetraidro-2-etilnaftalene, 2,4,6-triclorofenolo, 4-etilacetofenone, 2,3,5-triclorofenolo, acido 4-clorobenzoico, 2,3,4-triclorofenolo, 1,2,3,5-tetraclorobenzene, 1,1'-bifenil (2-etenil-naftalene), 3,4,5-triclorofenolo, acido clorobenzoico, 2-idrossi-3,5-diclorobenzaldeide, 2-metilbifenile, 2-nitrostirene (2-nitroetenilbenzene), acido decanoico, idrossimetossibenzaldeide, idrossicloroacetofenone, acido etilbenzoico, 2,6-dicloro-4-nitrofenolo, acido solfonico (p.m. 192), 4-bromo-2,5-diclorofenolo, 2-etilbifenile, bromodiclorofenolo, 1(3H)-isobenzofuranone-5-metile, dimetilftalato, 2,6-di-tert-butil-pbenzochinone, 3,4,6-tricloro-1-metil-fenolo, 2-tert-butil-4-metossifenolo, 2,2'-dimetilbifenile, 2,3'-dimetilbifenile, pentaclorobenzene, bibenzile, 2,4'-dimetilbifenile, 1-metil-2-fenilmetilbenzene,
fenil benzoato, 2,3,4,6-tetraclorofenolo, tetraclorobenzofurano, fluorene, acido dodecanoico estere ftalico, 3,3'-dimetilbifenile, 3,4'-dimetilbifenile, esadecano, benzofenone, acido tridecanoico, esaclorobenzene, eptadecano, fluorenone, dibenzotiofene, pentaclorofenolo, acido solfonico (p.m.
224), fenantrene, acido tetradecancarbossilico, ottadecano, estere ftalico, acido tetradecanoico isopropil estere, caffeina, acido 12-metiltetradecacarbossilico, acido pentadecacarbossilico, metilfenantrene, nonedecano, acido 9-esadecen carbossilico, antrachinone, dibutilftalato, acido esadecanoico, eicosano, acido metilesadecanoico, fluoroantene, pentaclorobifenile, acido eptadecancarbossilico, ottadecadienale, pentaclorobifenile, ammidi alifatiche, acido ottadecancarbossilico, esadecanammide, docosano, esaclorobifenile, benzilbutilftalato, diisoottilftalato, acido esadecanoico esadecil estere, colesterolo.
Ok, ok, li abbiamo contati noi, sono più di 200.
Un po' più dannoso di una grigliata, non credete?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 16 agosto 2010
-629 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+77 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai

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