venerdì 20 agosto 2010

Il cerchio dei dannati

Senza troppa fretta ci avviamo verso il 2012 e l'accensione del grande forno. Il calor nero si sprigionerà verso maggio di quell'anno per non affievolirsi più per 25 anni.
Non so se ci rendiamo conto a sufficienza di che cosa significhi questa cifra, 25 lunghi anni.
Diverse famiglie che abitano ancora oggi i terreni espropriati da Enia avranno già concluso la loro diaspora, cacciati da casa, chissà con quali conseguenze su equilibrio e benessere.



In tanti si stanno preparando a seguire volontariamente la loro sorte.
Porre molti chilometri tra i loro cari e il mostro: molte persone danno per scontato che se il cancro valorizzatore si farà, la loro permanenza a Ugozzolo ha già oggi una data di scadenza, un profilo temporale ben definito per migrare altrove.
Così lo Spip e l'area di Ugozzolo si avviano a diventare un non luogo, un deserto abitativo, così come scrive Enia nel suo lucido piano, una zona scarsamente abitata...
Chi non si potrà spostare sono gli stabilimenti, perché non hanno ali e non si trovano offerte sugli inserti compro/offro casa.
Lo stabilimento pastificio della Barilla, migliaia di dipendenti, il centro commerciale Parma Retail, sarà specializzato nel tempo libero (!), speriamo abbiano previsto finestre ermetiche e filtri ben dimensionati per l'aria condizionata, Greci, i pomodori li acquisteranno ancora dai campi limitrofi?,
il centro ricerche di valenza mondiale della Chiesi Farmaceutici, 70 milioni di euro di investimento, un tiro di schioppo dal camino (ci sarà un albero di 70 metri che possa coprire la ciminiera come illustrano le foto patinate e lussureggianti proposte da Iren?), Ikea, tutto un programma da green economy che va a farsi benedire.
Ci sono a Parma zone di serie A e di serie B? Forse.
Dal 2012, anche da prima, ci sarà una terza zona abitativa, quella di serie C.
Sarà il quartiere dei poveri e dei meno abbienti, di coloro che non hanno alternativa, un ghetto di natura economica che aggiungerà un altro tassello all'ipotesi che il benessere ambientale oggi sia un fatto anche di ceto.
Permettersi una zona sana è diventato un lusso, non più un diritto.
Il cerchio dei dannati. Parma Nord, dopo l'autostrada del sole. Orizzonte e isola di calore, che brucerà le nostre vene 8000 ore all'anno, strappandoci il sangue. Moderno vampiro che raccolte sacche prenderà la via del Piemonte e della Liguria.
E ci avevano spergiurato che era per il nostro bene.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 18 agosto 2010
-627 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+79 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai

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