venerdì 20 agosto 2010

Tutti tranne uno

Soffiano i venti di crisi, spirano gelati refoli, fin dentro gli anfratti delle più solide aziende.
Tutti a caccia di lavori, anche piccoli, anche al ribasso.
E' la crisi mondiale peggiore, forse dal '29 a questa parte, e non accenna a scemare.
Ma all'orizzonte padano si profila una speranza.
E che speranza!
Un appalto da 43,8 milioni di euro, mica bruscolini.
Un lavoro non lontano, comodo, sicuro, sicuramente pagato.
Solo un piccolo problema, una corale sarabanda per corteggiare l'avvenente signora, una sequela di flauti di Corelli, a convincere e orientare, a strappare il trofeo, una trama intricata me lineare.
Una gara insomma.
Per quarantatré milioni di euro e passa, val la pena dare il meglio e, soprattutto, partecipare.



E' certo che ci sarà la fila, lunga e compatta e, soprattutto, ben organizzata.
Succede così che nel marzo del 2009 Enia Spa, emette gara europea per il bando delle opere civili di completamento del Pai di Parma, l'inceneritore targato food valley.
Trombe al vento, scendete a frotte voi che volete proporvi e dare il meglio di voi stessi.
La gara si chiude nell'aprile del 2010, Enia comunica il risultato ma, udite udite, il pubblico è scarso, la rosa secca, i petali appassiti.
Imprese partecipanti uguali a una.
Quarantatré milioni di euro quasi quarantaquattro per un partecipante unico che, suspence, vince?
Come vince? Con un ribasso, atterrando a 42.841.904,14, giusto un milione di meno, una bella cifra tonda tonda.
Ma vi chiederete chi ha partecipato e vinto questo ben di Dio.
Ma già lo sapete perché già ha vinto a Parma e quindi è di casa.
Si tratta del costituendo raggruppamento temporaneo d'imprese cui fanno capo la CCC Soc.Coop. - la Sices Construction SpA di Varese, la polacca Mark ProjektSp.zo.o. la bolognese Tecnopolis.
Ovviamente la sede è quella della CCC di Bologna.
E' la stessa CCC che ha vinto la gara di appalto della metropolitana, finito come sappiamo e con tutti gli strascichi che ancora invece aspettiamo di conoscere. E dentro CCC ci sono 137 soci cooperative, che spaziano in lungo e in largo per l'Italia, ed in particolare a Reggio e Parma con nomi che tornano familiari: Coopsette, Gesin, Coopservice, 5 soci a Parma, 4 a Piacenza, 14 a
Modena, 32 a Bologna (tra cui Manutencoop).
Insomma una sfilza di Nomi e Contronomi, il gotha emiliano romagnolo.
Ma la curiosità principale rimane insoddisfatta.
Come si fa a sputare su un piatto da 40 milioni di euro con la crisi che tira sberloni?
Chi si tirerebbe indietro da una gara così appetitosa?
Sembrerebbe tutti, tranne uno.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 19 agosto 2010
-626 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+80 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai

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