venerdì 20 agosto 2010

Inceneritori ed emissioni

In risposta alla lettera di Iren sulle grandi performance del nuovo inceneritore in costruzione, vorremmo sottolineare che 50 picogrammi (pg) di diossine a metro cubo di fumi, moltiplicati per i 144mila metri cubi/ora (2 linee da 72 mila metri cubi ora) fa la bellezza di 172 milioni e 800 mila picogrammi di diossine al giorno emesse in atmosfera.



I limiti raccomandati da OMS e UE sono di 2 pg/kg di peso corporeo al giorno, per cui un individuo adulto di 70 kg dovrebbe assumere giornalmente al max 140 pg. Tutti possono fare una divisione e verificare che Iren dichiara una quantità giornaliera di diossine pari alla dose massima di un milione e 230mila adulti di 70 kg. Parma e Provincia contano circa 440 mila abitanti tra cui non vi sono solo adulti in quanto annoveriamo migliaia di bambini, senza dimenticare i feti nei grembi materni, i quali, come ha ricordato il professor Veronesi, hanno sistemi cellulari di difesa vulnerabili e molto più fragili di quelli di un adulto.
La leggerezza con cui si affronta questo tema è insostenibile. Ecco per quale motivo dall'Inventario della Commissione Europea, rapporto finale del 31.12.2000, 3° volume pagina 69, emerge che il 64% delle diossine in Italia scaturisce dagli impianti di incenerimento, mentre i trasporti stradali (oltre 30 milioni di autovetture, senza tener conto degli altri autoveicoli) contribuiscono solo per un 1,1% (no comment).
Inoltre, è doveroso ricordare che nelle zone calde di fiamma del forno si ha sì una parziale dissociazione delle molecole di diossina, ma nelle zone via via più fredde, e addirittura fuori dall'inceneritore, le reazioni chimico-fisiche ricondensano le molecole clorurate e bromurate (Origin and Health Impacts of Emissions of Toxic By-Products and Fine Particles from Combustion and Thermal Treatment of Hazardous Wastes and Materials. Stephania A. Cormier, Slawo Lomnicki, Wayne Backes, and Barry Dellinger - Environ Health Perspect, Vol 114 (6) June 2006).
Il problema pertanto persiste. Senza contare il particolato ultrafine, secondario ecc. ecc.
Come ricorda Albert Einstein, il mondo non uscirà dal presente stato di crisi se non abbandonerà il modo di pensare che lo ha generato. Oggi ci sono più veleni in ambiente di ieri. Domani ci saranno più veleni di oggi. Fermiamoci!
Dobbiamo chiudere progressivamente tutti i rubinetti dei veleni senza aprirne di nuovi. La Comunità di Parma calerà il sipario su un passato caratterizzato da progetti dissennati che hanno ferito gravemente il nostro ambiente e ne alzerà uno dedicato ai cuccioli di tutte le specie, per sempre.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 20 agosto 2010
-625 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+81 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai

Nessun commento:

Posta un commento