domenica 31 ottobre 2010

Chiacchiere

L'8 agosto scorso avevamo denunciato in piazzale Bartolomeo lo scandalo dei materiali nobili riciclabili (legno, carta, cartone, plastica, organico) stipati nei cassonetti dell'indifferenziato, e quindi destinati, ahinoi, all'inceneritore di turno.



Questa pratica, distruggere materia vergine per alimentare i forni, era stata negata dall'ingegner Ferrari nel corso di una trasmissione televisiva, affermando, testuali parole, “queste cassette vengono riciclate al 99,99%”.
Così ci siamo stupiti quando l'amministrazione comunale, il 19 ottobre, ha annunciato il progetto per recuperare queste cassette, in teoria già riciclate al 99,99%, con le parole dell'assessore Sassi. Ma avevamo salutato comunque con favore la nuova iniziativa, sentendola tutto sommato una vittoria anche un po' nostra.
Così oggi siamo tornati sul luogo del misfatto, quel piazzale Bartolomeo dove ha preso avvio la vicenda, per ammirare gli esiti del progetto, per vedere finalmente riciclato tutto questo ben di Dio altrimenti gettato tra le fiamme dell'inceneritore, e poi respirato sotto forma di fumi tossici.
Eccovi il servizio fotografico relativo.
Avremmo potuto riproporre le stesse fotografie di agosto, tanto il risultato è lo stesso.
I nostri amministratori a quanto pare ritengono le chiacchiere della stessa efficacia dei fatti.
Noi siamo di un'altra opinione.
E quando assistiamo a queste scene, rimaniamo davvero colpiti.
E ci facciamo tante domande.
Senza trarne nessuna risposta.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 30 ottobre 2010
-554 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+152 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore ci costerà molto di più di 180 milioni di euro?

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