martedì 19 ottobre 2010

Iren ne va plus, i giochini son finiti

A chiunque la si racconti, la telenovela di Iren fatica a raggiungere i confini della realtà, tanto inverosimile e comica appare agli interlocutori, specie sotto il profilo economico.
Tutti prima o poi abbiamo bussato ad un istituto di credito per chiedere un prestito, un mutuo, un'apertura di credito e la prima cosa che ti chiedono, oltre alle radiografie degli ultimi dieci anni, è cosa ne vuoi fare, di quei quattrini e, soprattutto, come pensi di rientrare dal debito.
Si apre così il balletto dei piani finanziari raffinati e calcolati al millimetro, con intervento puntuale di commercialisti e ragionieri, al fine di persuadere ed essere molto convincenti.
Poi magari ti senti rispondere comunque di no, con cento scuse e mille contorsioni per sbatterti, gentilmente, la porta in faccia.



Oggi invece abbiamo assistito al racconto di un'operetta che fa impallidire il calendario del Verdi Festival in corso nel nostro tempio del melodramma.
Una società si appresta a spendere qualcosa come duecento milioni di euro, due-cento-milioni-di-euro, tanto per far capire di quali cifre stiamo parlando, chiede un prestito di cento-milioni-di-euro alla Banca Europea degli Investimenti, l'istituto di credito accetta ed elargisce e oggi Iren ci viene a raccontare di non-avere-nessun-piano-economico-finanziario.
E come hanno fatto a convincere la banca europea sulla bontà dell'investimento?
Gli hanno promesso il teleriscaldamento gratis a vita fin nelle loro case lussemburghesi?
Vogliamo per una volta essere seri e smetterla di recitare?
Quando potremo dialogare con questa società senza sentirci pesantemente presi per i fondelli?
Noi non sappiamo cosa ci sia scritto in questo piano economico finanziario ma oggi possiamo rendere nota una notizia di cui finora nessuno si era accorto.
Andando a vedere gli atti del finanziamento della Bei abbiamo scoperto che a fronte di una richiesta di finanziamento di circa 100 milioni di euro il progetto complessivo del Progetto Ambientale Integrale del Pai presentato da Enia Spa è di euro 265 milioni.
Ecco finalmente che una parte di verità viene a galla.
Ci hanno raccontato in tutte le salse che il progetto del Pai assomma a un investimento di 175-180 milioni di euro, previsione scritta nera su bianco da Enia nel corso della progettazione e dell'approvazione conseguente, ora scopriamo che presentando nel 2009 la richiesta di accesso al credito dichiara una spesa di 265 milioni, un piccolo sudbolo incremento del 50%.
Il dato è accessibile a tutti. Basta seguire il link http://www.eib.org/projects/pipeline/2009/20090165.htm
Davvero qualcuno pensa che per una richiesta di questa entità la Bei si sia accontentata di vaghe promesse?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR

Parma, 14 ottobre 2010
-570 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+136 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai

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