sabato 23 ottobre 2010

Noi siamo le mamme di Terzigno

Terzigno: 40 blindati e centinaia di agenti assaltano e menano le mamme ed i cittadini che si oppongono all'ennesima discarica dove la camorra, d'accordo con il governo Berlusconi e con gli industriali, sversa merda e veleni distruggendo la salute di un'intera comunità. Noi siamo con i cittadini e con il diritto alla salute. come si fa a non vedere che abbiamo bisogno di un altro modello di sviluppo? Come si fa a non capire che questo "sistema" è insostenibile, produce miseria, conflittualità ed ingiustizia? come si fa a non rendersi conto che è IMMORALE usare le forze dell'ordine contro una popolazione che sta chiedendo solo di poter vivere in un ambiente sano, non degradato, che non metta a rischio la propria sopravvivenza?



Come si fa ad accettare che nel 2010 in un paese "sedicentemente" democratico e del "primo" (?) mondo, valgano di più gli interessi della camorra, i legami con le imprese, il profitto, invece che i diritti di una comunità ed il diritto alla salute? Cosa dovremmo mangiare tra qualche anno secondo chi continua a sostenere questo modello (e sono in tanti anche a centrosinistra...)? E quale aria dovremmo respirare? Ed in quale ospedale dovremmo ricoverare i nostri cari colpiti da tumore, leucemie, e malattie varie provocate dalla degradazione e inquinamento ambientale? Ed ovviamente, lasciatemi scommettere, dovremmo anche cercare una raccomandazione in qualche ospedale privato, perché quelli pubblici non funzioneranno al meglio, perché troppo costosi?
E' inaccettabile, vergognoso ed illegale che il capo della polizia parli di "mano dura" contro chi protesta per affermare i propri diritti violati. Non possiamo più sopportare che della Giustizia sia fatta cenere e che il Diritto venga piegato sotto i colpi delle "esigenze dettate dalle crisi". E non accettiamo che qualcuno ci dica "ma dove li mettiamo i rifiuti?". Sono decenni che esistono progetti ignorati dai politici che potrebbero risolvere questo problema senza farci scegliere se essere sommersi di rifiuti o vivere nel terrore di beccare un tumore!! Basta ipocrisie. Troppi politici collusi, troppa mafia e P2 nello Stato!! Se non si fanno certe scelte è perché la politica ha paura di spezzare definitivamente il suo cordone con la mafia, la camorra e l'ndrangheta. Chi lo fa, viene isolato dal suo stesso partito o addirittura ammazzato! E quei partiti che parlano di lotta alla mafia dovrebbero ricordarsi di combattere anche le aziende costruite o "salvate" dalla liquidità della mafia. Pare ce ne siano tante in confindustria? vero? Vediamo bande di furbetti che ridono dei nostri morti, cricche e P3 pronte a scaricare l'avidità delle loro fauci sulle nostre disgrazie, mentre lo Stato resta immobile a vedere sbranare i figli di questa Patria.

Chi sono i violenti dunque? Cos'è la legalità in questo sistema di relazioni? Cosa vuol dire ancora "giustizia" nel nostro paese? Ci stanno ammazzando e stanno distruggendo insieme a noi il nostro territorio, la nostra bellezza, le nostre radici. Vogliono costruire il cittadino perfetto, moderno elettore nel sistema "bipartitico": un cittadino che accetti supinamente, non protesti, non si faccia domande, sia sempre sintonizzato attraverso il tubo catodico, educato con editoriali comprati alla fiera della propaganda di regime. Un cittadino perfetto che si faccia gli affari suoi, giri sempre la testa dall'altro lato, che schifi chi è diverso a prescindere, che deleghe ogni suo diritto alla cricca locale. Ma la storia ci insegna che prima o poi qualsiasi popolo quando non riesce più a vivere le sue aspirazioni si ribella. Ho fiducia che il nostro popolo, presto saprà ribellarsi. Ma noi dobbiamo almeno parlare, urlare e indignarci tutte le volte che la Democrazia viene violentata. Noi dobbiamo raccontare che esiste un altra possibilità, che esistono altre opzioni, che la storia non è finita.
Noi oggi siamo le Mamme di Terzigno.

Giuseppe De Marzo

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 23 ottobre 2010
-561 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+145 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore ci costerà molto di più di 180 milioni di euro?

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