Da Trento parte il grido d'allarme degli agricoltori per salvaguardare le produzioni tipiche dalle aggressioni subite dagli impianti insalubri.
Grazie all'organizzazione di Nimby Trentino e al contributo del GCR di Parma e del Comitato per Verona ASL, venerdì 5 novembre nella sala del municipio di Mezzolombardo, si sono riuniti operatori del settore agro-alimentare provenienti da tutto il nord Italia per parlare di agricoltura e ambiente.
Introdotto da Simonetta Gabrielli di Nimby Trentino e moderato dal giornalista di RTTR Walter Nicoletti, il convegno ha sviluppato i temi della qualità delle produzioni alimentari e dei rischi di immagine legati alla vicinanza alle fonti di emissioni nocive quali sono gli inceneritori.
Da Parma Gabriele Folli del GCR ha accompagnato Mario Schianchi, presidente della Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma e titolare dell'Agriturismo il Ciato, che ha focalizzato l'attenzione sui rischi per l'immagine del turismo di qualità derivanti dalla presenza di industrie insalubri nei territori a forte vocazione agricola, dove si punta invece sul binomio ambiente e cibi salutari per attrarre sempre più turisti e visitatori alla ricerca del bello e del sano.
Non ha senso infatti un ente pubblico che, da un lato promuove forme di turismo attente e rispettose delle peculiarità ambientali, storiche e sociali, dall'altro autorizza impianti nocivi alla salute, quando ci sono alternative praticabili, ad esempio per la gestione dei rifiuti.
Albino Armani, dell'omonima azienda vinicola, ha centrato il suo intervento sulla necessità di rispettare il territorio, facendo corrispondere all'immagine positiva che viene percepita dai consumatori anche una reale situazione di rispetto della natura da parte delle comunità locali.
Marco Zannoni e Giuseppe Fanti, del gruppo di vignaiuoli "I Dolomitici", hanno puntato l'indice sul recupero delle tradizioni e delle coltivazioni autoctone.
Ha concluso la serie di interventi Mario Fregoni dell'OIV (Organizzazione Internazionale delle Viti e del Vino) che ha segnalato la necessità di effettuare studi scientifici sugli impatti delle emissioni sulle piante da frutto e sulle viti, evidenziando che se per gli esseri umani sono ormai noti gli effetti nocivi sulla salute, per piante da frutto e viti mancano ricerche scientifiche.
Riscontri che per Fregoni vanno ricercati da subito, in quanto le specie vegetali sono senz'altro più soggette alle influenze ambientali rispetto al genere umano.
Nel dibattito che ne è seguito molta attenzione e curiosità da parte delle persone intervenute, alcune delle quali reduci dalla manifestazione di sabato 30 ottobre, in cui oltre mille persone accompagnate da 90 trattori hanno sfilato per le vie del centro di Trento, per dire no alla costruzione del locale inceneritore.
Qui sotto alcune foto del convegno:
http://www.flickr.com/photos/noinceneritoreparma/sets/72157625323629058/
Qui i link dei siti dei relatori:
Mario Schianchi
http://www.stradadelprosciutto.it/
http://www.ciato.it/
Albino Armani
http://www.albinoarmani.it/
I Dolomitici
http://idolomitici.com/le_aziende.php
Mario Fregoni
http://www.oiv.org/it/accueil/index.php
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 7 novembre 2010
-546 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+160 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
Nessun commento:
Posta un commento