giovedì 18 novembre 2010

I ghiotti bocconi del futuro inceneritore

Succede tutti i santi giorni in via Repubblica, e chissà per quante centinaia di volte lo stesso gesto sprecone si ripete in città e nella provincia di Parma.
Iren fa incetta di preziosi bocconi per il futuro inceneritore, smentendo ogni giorno, con i fatti, quello che ripete a parole e slogan, usando per farsi bella i nostri soldi.
In mezzo a questo ben di Dio sono presenti tutti i generi di rifiuti, in bella evidenza: organico, cartone, legno e plastica, tutti insieme appassionatamente, un abbraccio che si scioglierà solo alla bocca del forno inceneritore.



Il prodigo offerente di turno è un fruttivendolo di una delle vie principali di Parma.
Finalmente i cittadini hanno capito l'antifona e, sempre più interessati al problema rifiuti, segnalano in continuazione il contrasto tra il dire e il fare di chi si dovrebbe occupare con perizia di un settore così importante per il futuro del nostro pianeta (e del nostro territorio).
Ieri la segnalazione della sparizione dei cassonetti marroni dell'organico in viale Mentana, oggi l'ennesima raccolta sporca dei rifiuti in via Repubblica.
Un itinerario costellato da mille situazioni che emergono ogni giorni di più.
Da un lato cittadini virtuosi, pronti a collaborare per portare la raccolta differenziata a livelli d'eccellenza, dall'altro Iren, che sembra far di tutto per mantenere invece la stessa a livelli mediocri, probabilmente per mantenere un costante apporto di materiali al futuro inceneritore, il tenero bambino che sta crescendo in quel di Ugozzolo

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 18 novembre 2010
-535 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+171 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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