La salute per il Pd, anestesie locali o amnesie?
Il gruppo consiliare del Pd chiede più raccolta differenziata al comune di Parma.
Come dire , è colpa sua se produciamo troppi rifiuti, gli altri in provincia sono virtuosi.
Ma, ops, si scordano di parlare del mostro in costruzione a Ugozzolo.
I pidini si distinguono ancora una volta per incoerenza e pavidità.
Sono mastini solo se a loro conviene.
Avete presente i segugi di Stt, Wcc, banca Mb, Alfa?
Sono così attenti al problema della salute, e a come gestirlo al meglio e a favore dei cittadini, vedi la levata di scudi su “Salute per Parma tariffe agevolate”, che peraltro va a favore delle tasche dei cittadini.
Poi si dimenticano, clamorosamente, dei problemi della salute dei cittadini derivati dalle emissioni del camino.
Inutile, diventano improvvisamente agnelli, basta spostare il mirino.
Hanno mai puntato i piedi in consiglio comunale contro l'inceneritore?
Attendiamo nomi, cognomi, date di presentazione dell'interrogazione per farlo chiudere, cancellare, abolire, evaporare.
No, non lo fanno, però affermano che l'inceneritore è “questione delicatissima”.
Fantastica affermazione.
I cittadini vogliono sapere se sono per farlo o per fermarsi.
E' osare troppo avere una risposta chiara e definitiva?
Il presidente della provincia Bernazzoli premia Vandana Shiva per la biodiversità, alle sue spalle l'altro fronte di Giano se la ride, accarezzando il camino da 70 metri che va costruendo a Parma Nord.
Le duemila firme raccolte dalle famiglie vicine di casa dell'inceneritore non impensieriscono il partito democratico?
Non pare proprio. Giochiamo al gioco del cassonetto, uno di più, due di meno, mentre la vorace bocca dell'inceneritore se ne fa un baffo.
Sul tavolo c'è un semplice problema.
La Provincia di Parma ha deliberato nel 2005 un piano rifiuti che prevede un inceneritore e dove costruirlo.
Nel 2006 anche il consiglio comunale da il suo assenso, vista l'indicazione dell'ente provinciale, visto che il piano rifiuti è targato Provincia, e le targhe non si possono cambiare.
Nel 2008 con una corsa pazzesca la Conferenza dei Servizi, sempre targata Provincia, consegna chiavi in mano il progetto a Enia.
I giochi erano fatti, senza fare i conti con i cittadini, che oggi si sono riavuti dal sonno profondo e tengono il fiato sul collo di questi amministratori, provando grande vergogna per il politichese che insistono a parlare.
Pensano forse che la gente non capisca?
Ci dicano nero su bianco, questi consiglieri, questi Pagliari, Massari, Crialesi, Amadei, Caselli, Iotti, Mantelli, Scarpino, Torreggiani, Vescovi, Zennaro.
Parlino ad alta voce almeno una volta, e siano intellegibili.
Sì, no.
Avremmo sempre pensato che coloro che hanno sempre teoricamente sostenuto l'ambiente e le politiche contro l'inquinamento lo dimostrassero apertamente nel momento della scelta e della concretezza.
Dimostrano invece che tali concezioni erano vuote parole.
Mentre abbiamo trovato ascolto e disponibilità dove magari non ci si aspettava una tale sensibilità.
Il sindaco ci dice che la proposta alternativa è una cosa seria, il presidente della provincia riesce a tenere separati biodiversità e inquinamento da sostanze cancerogene: a volte più intelligente sarebbe il silenzio.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 22 novembre 2010
-531 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+175 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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