E' sorprendente leggere le dichiarazioni dell'ex sindaco Ubaldi sul tema dell'inceneritore. Sorprendente, ma ovvio per chi conosce come sono andati davvero i fatti.
Cerchiamo di fare chiarezza una volta per tutte, perché se c'è qualcuno che ha giocato con diverse casacche in quel periodo, bé, forse un po' di mea culpa non ci starebbe male, visto che il fu sindaco ce la mise tutta per portare in città l'inceneritore, come se fosse un vanto per la comunità parmigiana, e più grande fosse stato, meglio era.
Nel 2005 la Provincia di Parma approva il Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (PPGR) e la Provincia non è certo di colore nero.
Il PPGR afferma che serve un impianto da 65 mila tonnellate, occhio alla cifra, e dice che andrà costruito allo Spip.
Diciamo una volta per tutte che è la Provincia ad aver detto dove farlo costruire e non il comune che ha dovuto asservire la decisione dell'ente provinciale.
A dicembre del 2005 Enia chiede ad Ato un parere sulla propria intenzione di costruire un inceneritore e Ato afferma due concetti che si contraddicono tra di loro: si dice d'accordo con il progetto ma afferma la sua incompetenza.
Ma dovete sapere chi sedeva sullo scranno più alto di quell'ente in quei giorni, perché è questo il passaggio fondamentale.
E' infatti l'allora sindaco di Parma Elvio Ubaldi presidente di Ato, e sarà la delibera di Ato che la Giunta del comune, guidata dallo stesso Ubaldi, porrà nelle premesse come atto che darà il via libera al progetto di Enia. Il consiglio comunale digerì senza difficoltà una mezza verità: nelle premesse si cita il nulla osta di Ato dimenticando che lo stesso si dichiara incompetente.
In sintesi Ubaldi presidente di Ato da il via libera a Ubaldi sindaco di Parma, dimenticandosi ahimè di avere appena aggiunto la propria incompetenza.
Che disdetta, che curiosa amnesia.
L'associazione GCR ha depositato alla Procura anche questi atti: è la stessa Giustizia che tanto invoca Ubaldi , che noi speriamo sia celere a verificare questa enormità di un ente che fa un assist all'altro con un giocatore che cambia maglietta davanti alle telecamere, senza che nessuno se ne lamenti.
Questa sarebbe l'anima candida che si erge a difensore degli interessi di Parma?
Un sindaco, Elvio Ubaldi, che difende un impianto che inquina il territorio con diossine e metalli pesanti?
E' un paradosso attaccare oggi il sindaco Vignali, l'unica persona che ci pare oggi abbia mantenuto la ragione, stia valutando seriamente cosa ci stia sotto a questo grande gioco, per far luce su quali interessi possano muovere un progetto che sforna centinaia di milioni come se fossero anolini.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 26 novembre 2010
-527 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+179 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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