E' ormai un fuoco incrociato contro gli inceneritori.
Spesso si tratta anche di fuoco amico, visto che molte dichiarazioni arrivano da esponenti dello stesso partito, il Pd, che a Parma sostiene a spada tratta l'inceneritore targato Iren.
Ma si tratta anche di “terzi”, che irrompono inaspettati sulla scena e scompigliano le carte.
Ieri ad esempio il cecchino era interpretato da Cristina Gabetti, volto noto di Striscia la notizia ed esperta di ecologia. Come se fosse stata indottrinata da Gcr, ha imbracciato il mitragliatore, lasciando senza parole l’assessore all'Ambiente del comune di Parma Cristina Sassi. Le due "Cristine" si erano trovate faccia a faccia alla Corale Verdi per l'incontro: “Economia domestica-Occhio allo spreco”. Si parlava di economia domestica con un occhio all’ambiente e l’appuntamento è stato l'occasione per presentare “Occhio allo Spreco”, una sorta di diario di buone pratiche rivolto alle famiglie e ai single, in cui la giornalista consiglia come risparmiare, vivere una vita sana e proteggere l’ambiente.
Naturalmente non sono mancati gli accenni alla realtà di Parma. La Gabetti ha parlato della raccolta dell’umido, dei “termovalorizzatori” e degli investimenti fatti per questi sistemi considerati inutili. “Il compost - ha detto la Gabetti - è importantissimo da fare. Per farlo è necessaria la raccolta differenziata dell’umido”.
E ancora: “I termovalorizzatori, credetemi, non fanno bene alla salute. Sono stati costruiti questi “stomaci” in tante città italiane che poi ci si chiede perché faccia fatica a partire la raccolta differenziata. Hanno investito in questi impianti enormi che hanno bisogno di mangiare, mangiare, i nostri rifiuti, che vengono bruciati e, producono si energia, ma soprattutto scorie e ceneri”.
La Sassi non ha proferito parola, ha scelto la strada del silenzio su un tema che diventa ogni giorno più scottante.
Vincenzo De Luca si è ricandidato a Salerno come sindaco della città, con le liste “Progressisti per Salerno”, “Salerno per i Giovani”, “Campania Libera”, “Sinistra Ecologia Libertà”, “Partito Socialista italiano”: “E’ obiettivamente superata l’ipotesi di un termovalorizzatore, perché con l’entrata in funzione dell’impianto di compostaggio abbiamo completato la filiera dello smaltimento e siamo autonomi. L’impianto di compostaggio è l’unico realizzato in Campania in diciassette anni di emergenza rifiuti. E’ un impianto-gioiello concepito sia per il trattamento della frazione organica dei rifiuti da trasformare in compost, sia per la produzione di biogas da commutare in energia elettrica pulita. Avendo inoltre raggiunto straordinari livelli nella raccolta differenziata (il 72%, primo capoluogo di provincia d’Italia), grazie anche all’impegno delle famiglie salernitane, non ha alcun senso correre rischi purtroppo evidenti in assenza delle garanzie di controllo, monitoraggio e vigilanza pubblica a tutela della comunità salernitana”.
Ed ecco il turno di Raffaele Lombardo, presidente della regione Sicilia.
“Il ministro Stefania Prestigiacomo è troppo affezionata ai termovalorizzatori e non ci vuole proprio rinunciare. O termovalorizzatori o morte. Deve rassegnarsi. La grande schifezza dei quattro termovalorizzatori l’abbiamo archiviata irreversibilmente. Una storia che dobbiamo lasciarci alle spalle. Nel nostro piano è previsto, tra le altre cose, più del 60% di raccolta differenziata. Perché a Treviso ci devono riuscire e noi no? Quando ci renderemo conto che è meglio per noi, per le condizioni igienico-ambientali e anche per il nostro portafoglio, i nostri cittadini faranno il loro dovere. Adesso si consenta ai siciliani e a questo governo di avere determinato una svolta e nessuno pensi di imporci di tornare indietro. Fin quando sarò commissario per l’emergenza rifiuti, oltre che presidente della Regione, non mi si parli assolutamente di termovalorizzatori. Magari si organizza di tutto per mandarmi a casa in maniera tale che un minuto dopo vedremo costruire questi schifosissimi mostri. Ma fin quando sono qui, di termovalorizzatori non ne voglio sentire più parlare”.
Ogni commento è superfluo, gli schifosissimi mostri a Parma ce li dovremmo sorbire. Per alcuni amministratori sono una meraviglia della tecnica, maghi che fanno sparire i rifiuti come d'incanto.
Noi invece alle favole abbiamo smesso di credere un po' di tempo fa...
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 14 maggio 2011
-358 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+348 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
+26 giorni dal lancio di Boicottiren: http://tinyurl.com/boicottiren
Aderisci anche tu: boicotta Iren, digli che non finanzierai un euro dell'inceneritore di Parma
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