venerdì 15 luglio 2011

Inceneritore di Como, nel blu dipinto di blu

Venerdì scorso i cittadini di Como hanno avuto una bella sorpresa dal loro inceneritore: un pomeriggio a tema per ricordare Modugno.
Così nel cielo che fa da sfondo al famoso ramo, ampi pennacchi di fumo azzurrognolo hanno cominciato a colorare la città Sud, con migliaia di persone che non conoscendone il motivo erano un tantino preoccupati per la loro salute.
Ma tanto, come direbbe il nostro responsabile Arpa, gli inquinanti si disperdono nell'aria.



Il forno Acsm si è improvvisato pittore paesaggista, con uno stile impressionista talmente acuto da impressionare proprio gli spettatori attoniti.
Una nube prima sottile, divenuta via via più densa e scura ma con un'inconfondibile tinta bluette.
Cosa stava cuocendo il fornetto?
Un quantitativo non meglio precisato di farmaci e medicinali scaduti, i materiali che anche il forno di Ugozzolo si appresta, salvo fermi cantiere, a bruciare con dovizia e abbondanza, per l'allegria dei residenti e operanti allo Spip e comuni del nord est di Parma.
A Como in molti sono stati i cittadini che hanno contattato sia Acsm, la locale multiutility, che i vigili del fuoco, per cercare qualche rassicurazione.
Il presidente dell'ex municipalizzata di acqua e gas Umberto D'Alessandro ha poi riferito: “La colorazione insolita è dovuta alla presenza di potassio e iodio in alcuni disinfettanti, ma i cittadini possono stare tranquilli. Abbiamo svolto gli accertamenti del caso e i parametri dei fumi sono risultati nella norma, oltre che sempre sotto controllo. La colorazione della nube è il frutto della combustione dei medicinali, per i quali siamo dotati di tutte le autorizzazioni del caso. Ecco perché non abbiamo neppure ritenuto di dover avvertire l'Arpa”.
L'Acsm è autorizzata a dare un ritocchino al fondo del cielo di Como, quasi la si deve ringraziare.
I vigili del fuoco, subissati di chiamate, hanno raggiunto con una squadra il forno inceneritore.
Il timore era che il fumo fosse la conseguenza di un incendio, ma entrando nella stanza dei bottoni i parametri delle emissioni risultavano regolari.
Così anche Parma si prepari alle celebrazioni modugnine e si metta il cuore in pace.
E' tutto sotto controllo.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 15 luglio 2011

+14 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma

+410 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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