Presentiamo oggi il Comitato Promotore del REFERENDUM ABROGATIVO delle deliberazioni di Giunta e Consiglio del Comune di Parma, finalizzate alla realizzazione in Parma, del Polo Ambientale Integrato (P.A.I.) - sinteticamente denominato "COMITATO NO INCENERITORE".
Questo recita l’atto costitutivo del comitato che il 4 luglio ha depositato in Comune la richiesta per l’effettuazione del Referendum abrogativo.
Il 4 Luglio ci sembra una data simbolica molto importante.
E’ infatti l'anniversario della Festa di Liberazione per gli Stati Uniti d’America. Senza volerci accomunare a loro, speriamo che porti fortuna anche alla nostra azione. Della pericolosità degli inceneritori si è parlato innumerevoli volte; nel Convegno dello scorso settembre all’Auditorium Paganini, nell'audizione delle commissione ambiente e sanità tenutosi il 23 marzo al Comune di Parma, nelle migliaia di atti, studi, ricorsi, esposti che, in tutta la penisola e non solo, sono stati prodotti per dimostrare quanto queste industrie insalubri di 1° classe siano produttrici di morte.
Come se non bastasse, è stato anche dimostrato ampiamente che gli inceneritori (eufemisticamente denominati termovalorizzatori) sono industrie anti economiche, che stanno in piedi solo grazie ai sovvenzionamenti, prima chiamati Cip6 e ora certificati verdi. In molti convegni è risultato chiaro che qualsiasi alternativa all'incenerimento costa molto meno di un inceneritore, oltre a dare lavoro a migliaia di persone, in un rapporto di 1 a 15.
Purtroppo queste ragioni non sono state prese in considerazione dai nostri amministratori. Nonostante le evidenze, si è andati avanti in una strada suicida, che non tiene conto né della salute, né dell’economia del nostro territorio.
Per questo motivo i cittadini hanno deciso di fare da soli. Così come recentemente è avvenuto per l’acqua e per l’energia nucleare, abbiamo deciso di avvalerci dell’unico strumento che ci permette almeno di dire “no” a scelte che riteniamo dannose e contrarie alla logica del bene comune.
Questo è un altro segnale del risveglio della società civile, che nuovamente si rimbocca le maniche e decide di agire laddove i partiti e tutti coloro che dovrebbero aver cura degli interessi dei cittadini, girano invece la faccia dall’altra parte e seguono gli interessi delle S.p.A.
Parma ha risposto con generosità alla chiamata dei referendum nazionali. Noi speriamo che faccia lo stesso di fronte ad un tema che la riguarda ancora più da vicino. Come già detto, il Comitato è formato esclusivamente da cittadini, proprio perché si è voluto evitare qualsiasi connotazione politica e soprattutto partitica. Il Comune ha ora 30 giorni di tempo per istituire un’apposita commissione che legittimi la nostra proposta. Se questo avverrà, all'inizio di agosto inizieremo a raccogliere le 5000 firme necessarie ad indire la consultazione, coinvolgendo le associazioni, i comitati, i movimenti che ci vorranno aiutare.
Ci auguriamo che non ci siano dinieghi di alcun genere. Questa è una iniziativa che riporta al centro delle decisioni la cittadinanza, alla ricerca degli interessi veri della collettività, contro l’individualismo e i guadagni di pochi, contro il profitto a senso unico.
Speriamo che il 4 luglio 2011 venga ricordato come l’inizio della liberazione dal mostro, e che diventi una festa di condivisione e partecipazione di tutti i settori della società di Parma.
www.gestionecorrettarifiuti.it/referendum
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