mercoledì 13 luglio 2011

La Sassi e la svolta, guardare oltre il forno

Inaspettata, la svolta si è consumata con poche parole ieri sera al Cittadella, durante l'incontro con i residenti per affrontare le problematicità del nuovo sistema di raccolta domiciliare spinto.
Cristina Sassi ha detto che “raggiungere il 65% di raccolta differenziata è l'unico modo per evitare l'impianto di Ugozzolo che nessuno vuole”.
Poche parole, che ci echeggiano nella testa come un battito cardiaco eccessivo.



Una conversione, un traguardo tagliato di slancio.
Cristina Sassi è una delle conquiste migliori e più difficili, perché sulla sua apparente scetticismo ci eravamo interrogati a lungo. Sulle grigliate pericolose avevamo costruito un tam tam mediatico che metteva alla berlina affermazioni un tantino disattente.
Ma come abbiamo deciso fin da subito noi guardiamo all'obiettivo finale ed ogni spiraglio è salutato da Gcr come un importante passo avanti, una strada nuova da percorrere e da non lasciar cadere.
Così annoverare l'assessore all'ambiente del comune come nuova compagna di questo lungo viaggio non ci può far che piacere, convinti che alla fine il buon senso prevarrà su tutti gli attori di questa vicenda difficile e complessa.
La direzione intrapresa nel quartiere Cittadella è quella giusta. Certamente vanno compresi i disagi dei cittadini ed ascoltate le problematiche per permettere una loro soluzione condivisa.
Ma in tutta Italia i risultati migliori si ottengono con questa gestione.
La raccolta differenziata spinta porta a porta deve andare di pari passo con la tariffazione puntuale, che premia chi differenzia in modo corretto, abbassando la bolletta, ma ancora tante aree di Parma non sono servite con questa metodologia creando così cittadini di serie a e di serie b. Dobbiamo accelerare ed applicare in modo esteso il porta a porta.
Ora che il cantiere di Ugozzolo è sospeso, è anche il momento perfetto per guardare avanti ed affrontare il tema importante di un altro tipo di gestione dei rifiuti che passa da impianti molto meno impattanti del forno e di sicuro non ricorre alla combustione.
E' oggi il momento della svolta, in tanti lo cominciamo a capire.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 13 luglio 2011

+12 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma

+408 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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