E' stata chiusa con un accordo tra le parti la vertenza Iren-Gcr, che aveva portato la nostra associazione a confrontarsi con la multiutility nelle aule del tribunale di Parma.
Alla campagna di boicottaggio, proposta dall'associazione Gestione Corretta Rifiuti lo scorso aprile, era seguita la reazione di Iren, che aveva citato in tribunale non solo l'associazione, ma anche 3 fra i promotori della campagna, coinvolgendoli a titolo personale e quindi anche con le rispettive famiglie e patrimoni.
La decisione del Gcr a quel punto era stata quella di mettere davanti a tutto la tranquillità delle persone, lasciando a queste ultime la decisione sul da farsi.
La soluzione è stata trovata tra le parti concordando rispettivi impegni.
Gcr ha chiuso la campagna di boicottaggio, rimuovendo le pagine Internet ad essa dedicate e impegnandosi in futuro a non riproporre il boicottaggio.
Iren dal canto suo si è impegnata al ritiro del ricorso ed a non promuovere azioni legali di risarcimento nei confronti sia di Gcr sia dei singoli attivisti, in merito alla campagna Boicottiren.
Il silenzio riguarderà ovviamente solo il boicottaggio e non gli altri temi all'ordine del giorno aventi ad oggetto la vicenda della realizzazione dell'inceneritore di Parma, fermo restando che permane la nostra motivata ed irriducibile avversione al progetto in corso
Il Gcr si è anche impegnato a diffondere un comunicato in cui rendere noto l'accordo.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 3 agosto 2011
+33 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma
+429 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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