venerdì 5 agosto 2011

Comandi, compagno segretario

l'inquisitore inquisito

Un segretario regionale di partito che detta l'agenda ad un comitato di cittadini.
Se fosse di destra, scoppierebbe l'apocalisse.
Invece è “solo” il nuovo civismo dei democratici, interpretato da Stefano Bonaccini, ai margini del Bersani Day di Parma, mentre il leader Pd aveva appena indicato l'apertura alle associazioni di cittadini come strada maestra del partito.
Quindi niente di male.
Invece la gravità della situazione è evidente, impressa nel video che Repubblica Parma on line ha impietosamente pubblicato in rete:
http://tv.repubblica.it/edizione/parma/inceneritore-scintille-no-termo-bonaccini/73569?pagefrom=1



Una realtà cruda, immortalata nei fotogrammi mercoledì scorso, sotto i Portici del Grano, luogo simbolo della protesta degli indignados di Parma, che chiedono le dimissioni della giunta Vignali, ma che non trovano nel Pd una valida alternativa.
Ci aspettano giorni oscuri se questi saranno i nuovi potenti al governo della città ducale, giorni di obbligato silenzio, perché non si può parlare male di loro.
Se il metodo che sarà applicato è quello del segretario regionale Bonaccini, sarà il caso che i comitati si mettano seriamente alla ricerca di una alternativa fuori dagli schemi dei partiti, per non ritrovarsi al guinzaglio dei nuovi padroni.
La richiesta del segretario regionale è veemente, non pensa neppure un secondo che si sta rivolgendo a liberi cittadini, che dal 2006 si battono contro l'inceneritore di Parma, un progetto sostenuto allora da tutte le compagini politiche, ma ora difeso solo dal Pd, e con quale spreco di energie.
Il suo perentorio invito è efficacissimo nel mostrare cosa ci sta dietro le belle parole di maniera.
Avere ascolto significa prima di tutto fare del nemico loro il nemico nostro, chiedendo appunto le dimissioni del sindaco Vignali, addirittura facendosi registrare mentre denuncia un reato “Vignali ha rubato”, di cui non sappiamo se siano seguite reazioni del caso.
Prima di tutto insomma viene la firma di presenza sul loro libro soci, poi seguirà, forse, la discussione.
Il tema ha poca importanza, la dichiarazione di vicinanza ha la priorità su tutto.
Ma Bonaccini sta cercando di imporsi su persone che fin dal 2006 hanno declinato la salute senza vessilli sulle spalle, ne di destra ne di sinistra, stringendo la mano solo a chi ha fatto qualche cosa verso le loro posizioni, come il sindaco Vignali il 1° luglio scorso, quando ha chiuso i cancelli del cantiere per mancanza del titolo edilizio.
Un atto che non ha avuto il coraggio di fare Bernazzoli, presidente Pd della Provincia, nonostante fosse il suo ente a dover verificare che l'iter autorizzativo fosse scevro da brufoli e nei, risultati poi essere metastasi in propagazione maligna.
Se la dignità facesse ancora parte della scala dei valori del nostro tempo, la lettera di dimissioni del segretario comandino sarebbe già sul tavolo del partito.
Come non sarà, ovviamente, perché davanti a tutto vince l'interesse dei pochi, contro la giustizia dei molti.
Vince l'orticello di casa, costruito su mille vuote parole.
Anche più vuote oggi che Bonaccini risulta indagato per aver favorito una impresa quando era assessore a Modena. Al convegno del Pd a Parma si era imbufalito quando un nostro attivista aveva usato il termine ladro in modo troppo includente, ora capiamo meglio le sue reazioni adirate.
Ora la magistratura faccia il suo dovere e dica se le accuse sono consistenti ed oggettive.
Il segretario regionale ha due buoni motivi per ritirarsi a vita privata.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 5 agosto 2011

+35 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma

+431 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Nessun commento:

Posta un commento