mercoledì 19 ottobre 2011

Inceneritore di Modugno, chiesto giudizio per tecnici e dirigenti

Il gup del Tribunale di Bari Susanna De Felice ha aperto l'udienza preliminare a carico di quattro persone legate alla vicenda dell'inceneritore di Modugno, sequestrato il 22 settembre del 2008 per non aver rispettato una serie di vincoli.
Il pm della Procura, Francesco Bretone, ha chiesto il rinvio a giudizio del progettista e del direttore dei lavori Carmine Carella e Nicola Trentadue, di Antonio Albanese, legale rappresentante di Eco Energia e dell'ex dirigente della regione Puglia, Luca Limongelli.



L'inceneritore, appartenente al gruppo Marcegaglia, secondo i progetti doveva produrre energia bruciando Cdr, combustibile da rifiuti.
I dirigenti di azienda Carella, Trentadue ed Albanese sono accusati di aver iniziato i lavori dell'inceneritore senza le autorizzazioni previste, il parere vincolante dell'Autorità di Bacino, essendo l'area sottoposta a vincolo idrogeologico, e senza il nulla osta dell'Enac per la poca distanza dall'aeroporto e per aver violato il vincolo paesaggistico e archeologico.
L'ex dirigente della regione Limongelli invece, è accusato di falso ideologico e abuso d'ufficio, per aver rilasciato parere favorevole di valutazione di impatto ambientale per la realizzazione dell'impianto, definendo erroneamente le ceneri prodotte dalla centrale come rifiuto non pericoloso. Si sono costituite parti civili la Regione Puglia, i comuni di Bari e Modugno e il Comitato Pro Ambiente di Modugno.
Il 17 novembre prossimo ci sarà la seconda puntata dell'udienza preliminare.
La penisola è un continuo fiorire di processi contro gli inceneritori.
Che ancora debbano nascere, che abbiano già provocato danni, di vecchia o nuova generazione, pare non ci sia alcuna differenza.
Alle soglie del 2012 appare sempre più indifendibile la scelta di incenerire i rifiuti quando ci sono soluzioni alternative efficaci che si stanno facendo strada anche in Italia, come quella di predisporre una raccolta differenziata spinta porta a porta, per puntare al riciclo totale dei materiali.
Un mondo, quello del riciclo, che porta con sé anche maggiore occupazione che, visti i tempi di crisi, dovrebbe far riflettere a lungo i decisori politici sulle opportunità dei due scenari.
Un mondo, quello degli inceneritori, che porta ricchezza a pochissimi, e tanti danni alle comunità.
Un mondo già oggi al crepuscolo.
Ci sono tanti segnali, come quello di Benevento, 62 mila abitanti, che ha intenzione di aderire alla strategia Rifiuti Zero, allungando la lista dei 56 comuni che già oggi fanno strada, assieme a 2 milioni di abitanti, verso un futuro sostenibile.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 19 ottobre 2011

-49 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+506 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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