Dal sito www.parma5stelle.it
Il Gruppo Eridania Saddam, l’azienda che vuole costruire una centrale a biomasse da 15 megawatt a Trecasali (Parma), si è rifiutata di partecipare a un’assemblea pubblica di confronto con i cittadini della zona. In una nota, l’azienda tiene a precisare che “si confronterà solo all’interno del processo VIA gestito dalla Regione”.
I cittadini non esistono, ma esiste la burocrazia. I cittadini sono informati e, tenendo alla salute e al futuro dei figli, si opporrebbero a progetti conflittuali con il territorio. La burocrazia invece riesce a piazzare qualunque cosa, anche un’industria insalubre di classe I (la più pericolosa, vedi art. 216 RD 1265/34 DM 5.9/1994, che per legge non si può costruire in zone caratterizzate per qualità e tipicità dei prodotti, vedi D.lgs 228 del 18/05/2001), nel cuore della Food Valley, caratterizzata proprio per la sua qualità e tipicità in tutto il mondo.
La politica, quella che rappresenta e difende i cittadini, non si è fatta attendere: “E’ una decisione che giudichiamo negativamente perché così si invia al territorio un segnale negativo. La popolazione ha maturato una sensibilità molto elevata su questa materia in quanto la zona è già sede di importanti impianti e avrebbe meritato una maggiore disponibilità alla trasparenza. Riteniamo infatti sia questa la via per ottenere maggior credito dai cittadini sull’operazione, che contiene elementi di particolare criticità. Così si dà l’idea che le strategie vengono calate dall’alto e che si voglia decidere a Bologna quello che viene fatto a Parma e nel Parmense con il solo effetto di complicare il processo decisionale su materie che hanno un grande impatto sull’ambiente e sulla realtà socioeconomica”.
Parole sacrosante, tanto vere quanto sconcertanti se si pensa a chi le ha pronunciate.
Il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, una persona talmente disponibile alla trasparenza che ha disertato tutte le assemblee pubbliche sull’inceneritore che si sono svolte in questi anni.
Assemblee di assoluto prestigio, nelle migliori sale della città, con ospiti di caratura mondiale, senza che la sua presenza si sia mai palesata.
Il 14 dicembre 2009 al Teatro Due andò in scena “Rifiuti Zero, Sogno idealistico o goal realizzabile?”. Paul Connett, professor emerito della St. Lawrence University New York, nonché consulente Onu nel campo dei rifiuti, fu correlatore insieme a Gianni Tamino, docente di Biologia all'Università di Padova, nonché europarlamentare e Luigi Campanella, docente all'università La Sapienza di Roma e presidente della Società Chimica Italiana.
Il 5 marzo 2010 alla Camera Commercio fu la volta di “Quale futuro per l’ infanzia?”. Relatori Patrizia Gentilini, onco-ematologa e presidente dell'Isde Forlì e Antonio Faggioli, docente di Igiene all'Università di Bologna.
Il 16 aprile 2010, alla Camera di Commercio, si tenne il convegno “Alternativa all’incenerimento” con Paul Connett, Patrizia Gentilini, Enzo Favoino, docente alla Scuola Agraria di Monza, e ,in collegamento skype da San Francisco, l'esperto dei rifiuti locale.
Il 22 settembre 2010, in occasione de “I Medici chiamano Parma” l'Auditorium Paganini ospitò Gianni Tamino, Ernesto Burgio, pediatra e coordinatore del comitato scientifico ISDE, Dominique Belpomme, oncologo di fama internazionale, Giuseppe Masera, il padre dell’Onco-ematologia pediatrica e Patrizia Gentilini.
E ancora il 10 gennaio 2011, sempre all'Auditorium Paganini: “Progettare, costruire, vivere dalla culla alla culla”. Ospiti d'eccezione Michael Braungart e William McDonough, eroi dell’Ambiente secondo la rivista Time.
Il 6 maggio 2011, alla Camera Commercio: “L'Alternativa: un'Europa a rifiuti zero”: relatori Massimo Cerani, uno dei massimi esperti di gestione rifiuti, Frans Bekers, direttore ricerca della Van Gansewinkel Group, quinto players europeo nel campo dei rifiuti.
Ed infine il 4 ottobre 2011, al cinema Astra è stata la volta di “San Francesco con San Francisco”: sul palco Ezio Orzes assessore ambiente del comune di Ponte nelle Alpi, e Jack Macy, direttore dei programmi rifiuti zero di San Francisco. Da Napoli in collegamento telefonico Raphael Rossi, presidente di Asia, la multiutility partenopea.
Un itinerario impressionante per qualità e quantità, un percorso di approfondimento e riflessione scientifica sul tema dei rifiuti e del loro corretto trattamento.
Ma che non ha mai visto la presenza di Bernazzoli.
Il 22 settembre 2010, quando i medici chiamavano Parma, egli dichiarò alla Gazzetta di Parma che l’inceneritore era indispensabile e che non si tornava indietro.
Il 6 ottobre 2011, dopo “San Francesco con San Francisco”, incontro in cui fu smontato ogni luogo comune, dimostrando che l’alternativa è possibile subito, un esponente del Pd dichiarò sulla Gazzetta di Parma che l’inceneritore era fuori discussione.
Perché si trattava di una decisione consolidata.
La nostra piena solidarietà al comitato che si batte contro la costruzione della centrale a biomasse di Trecasali.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 1 novembre 2011
-36 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+519 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
Mancherebbero 187 giorni all'accensione del forno. Se ancora lo si farà.
Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.
Nessun commento:
Posta un commento