giovedì 3 novembre 2011

Vi abbiamo a cuore

Maria Teresa Guarnieri, oltre ad essere tra i probabili candidati in corsa per le prossime comunali (non si sa se di destra, di centro o di sinistra… ma che differenza fa?) è Direttore Generale di ASP Fidenza, l’azienda sanitaria di servizi alla persona che ha come mandato, citando il loro sito il “prendersi cura delle persone più in difficoltà e ricercare, oltre alla necessaria e imprescindibile qualità professionale, la motivazione, la solidarietà e la vicinanza umana. Per questo il cuore con al centro l’immagine stilizzata di una persona è divenuto il simbolo aziendale e per questo si è scelto di accompagnare l’immagine con la frase: vi abbiamo a cuore”.



Vi abbiamo a cuore, se non lavorate nel raggio d’azione dell’inceneritore di Ugozzolo, visto che oggi in un'intervista rilasciata al sito web Parmasera, dichiara che ogni discussione sull’inceneritore di Ugozzolo sia da ritenersi fuori tempo massimo e che gli impegni economici presi siano preponderanti rispetto alla salute di migliaia di lavoratori.
Vi abbiamo a cuore, ma, scusate, dovete sorbirvi le 3,2 tonnellate di PM10 in più che erutterà il camino di Ugozzolo. Anche voi, bimbi dell’asilo di Pedrignano, che ogni giorno sarete sottoposti ad un poco benefico aerosol al ritmo di 144.000 metri cubi/ora. E poco importa se per voi la solidarietà e la vicinanza umana di Maria Teresa si farà poco sentire.
Maria Teresa Guarnieri definisce tardiva la battaglia del GCR contro l’inceneritore forse ignorando che è dal 2006 che ci battiamo contro tutto e contro tutti per informare i cittadini sulle alternative percorribili. E sui pericoli di quella che è definita per legge un’industria insalubre di classe I.
Nel 2006 il progetto dell'inceneritore non era nemmeno stato presentato.
Quindi per favore smettiamola con queste affermazioni senza cognizione nè causa.
Noi siamo in trincea dal 2006, ed oggi abbiamo anche proposto l'alternativa nero su bianco, su un piatto d’argento, offerta dalla multiutility olandese van Gansewinkel, la quale propone alla nostra città la exit-strategy per questo scomodo impianto.
Guai a verificarla però, non si sa mai che sia vera.
Maria Teresa peraltro era nella stanza dei bottoni in comune, quando ha votato favorevolmente alla delibera di approvazione dell’impianto e siamo sicuri che abbia votato con cognizione di causa, dopo essersi studiata a fondo tutto il progetto e le sue ricadute, scritte nero su bianco.
Maria Teresa che non cambia idea anche quando passa all’opposizione mettendo la sua firma sul no al referendum sull’inceneritore, negando di fatto la possibilità di esprimersi ai cittadini che dovrebbero andarla a votare alle prossime elezioni.
Questi politici di belle parole, che piroettano sul palco in attesa di capire da che parte stare, ma che non appena passano dalle parole ai fatti si dimenticano dei loro elettori, che siamo noi, i cittadini di questa città, che si meritano ben altro.
Maria Teresa che quando l'abbiamo incontrata, presentandole i dati del Pm10 dell'inceneritore avevamo avuto in risposta un “Ma io non lo sapevo! Ma se io avessi saputo! Non ci avevano informato!”
Maria Teresa che nacque proprio in quel quartiere dove cadranno le polveri, quel San Leonardo del Gruppo di Impegno Sociale, nato per scrollarsi di dosso l'immagine di un quartiere ultimo della fila, che subisce, subisce, subisce.
Chissà cosa ne pensano oggi quelli del Gis della loro beniamina.
Anche loro sono Cittadini di Parma che siamo sicuri si ricorderanno di lei nel maggio del 2012.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 3 novembre 2011

-34 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+521 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Mancherebbero 185 giorni all'accensione del forno. Se ancora lo si farà.

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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