La città di Oslan, Corea del Sud, ha oltre un milione di abitanti. Attraverso il corretto trattamento dei fanghi e della parte organica dei rifiuti ottiene oltre 30 mila metri cubi di biogas al giorno.
E' un esempio di design rifiuti zero, che Gunter Pauli, iniziatore belga dell'economia “blu”, rincorre in giro per il mondo dopo aver fondato l'istituto Zeri (Zero Emission Reserch Initiative).
I rifiuti di una filiera possono e devono diventare risorse per la filiera successiva, riducendo di fatto a zero il rifiuto.
Su questo costrutto Pauli imposta la sua analisi e le sue proposte alle comunità di mezzo mondo che intendono dare una svolta ai processi di gestione dei loro scarti.
Gestire insieme acque reflue e l'umido dei rifiuti urbani porta a quadruplicare la resa energetica rispetto alla loro gestione separata.
Gli scarti si trasformano così da un problema ad una opportunità, considerato che le nostre città sono dei concentratori di rifiuti e quindi in piccoli spazi ritroviamo miniere di materiali che, se opportunamente gestiti, costituiscono risorse costanti e a poco prezzo.
Un esempio tra tutti la raccolta dei fondi di caffè, che attuata correttamente a Berlino ed ad Amsterdam ed in altre 6 città europee, ha consentito la coltura di funghi di alta qualità incrementando i posti di lavoro. In Olanda il processo ha coinvolti 137 tra caffè e coffee shops coinvolgendo 2mila persone.
Pauli è il precursore di una economia a ciclo chiuso, che imita la natura e i suoi processi che non contengono il concetto di rifiuto. Scrittore, imprenditore, economista, ha fondato anche Ecover, la prima fabbrica di detersivi biodegradabili.
I problemi vanno affrontati e mai subiti, osservando le soluzioni adottate in altre parti del globo, con una visione aperta e a 360 gradi.
Non lo ha fatto Parma, che proprio i fanghi li intende bruciare nell'inceneritore, rinunciando alla produzione di biogas a favore delle casse del gestore Iren. Un non senso dal punto di vista economico visto che una risorsa viene trasformata in un costo, che comporta anche una ricaduta ambientale pesante, con emissioni inquinanti imponenti e preoccupanti.
La proposta alternativa di Gcr, presentata ai decisori politici nel giugno del 2010, prevede proprio la gestione dei fanghi attraverso impianti che producono biogas, trasformando lo scarto in risorsa.
La proposta giace in qualche polveroso cassetto della Provincia e del Comune.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 3 novembre 2011
-34 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+521 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
Mancherebbero 185 giorni all'accensione del forno. Se ancora lo si farà.
Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.
Nessun commento:
Posta un commento