domenica 4 dicembre 2011

Chi ha paura del 7 dicembre?

Fra 3 giorni il Tar si pronuncerà nel merito della vicenda del mancato titolo edilizio del cantiere dell'inceneritore di Iren.
Attendiamo con trepidazione questa data, nella speranza che sia fatta giustizia.
Ovviamente l'apparente silenzio sulla scadenza è tutt'altro che reale.
Sappiamo benissimo che si cercherà di fare tutto il possibile per non arrivare davanti ai giudici, oppure arrivarci con un patto pappa e ciccia che sgonfi la questione a pura formalità.



L'arrivo della Cancellieri in città era coinciso con il tentativo da parte di Iren di arrivare a miti consigli con l'amministrazione comunale, mettendo in cantiere un atto transattivo che annullasse le diatribe e portasse a termine il progetto senza altri inciampi.
Abbiamo denunciato questa situazione insieme agli avvocati De Angelis e Allegri.
All'arrivo del commissario Ciclosi in città, abbiamo scritto una lettera aperta in cui invitavamo tutti i contendenti alla trasparenza, alla pazienza di attendere il responso dei giudici, ad anteporre davanti a tutto il bene dei cittadini.
Abbiamo anche incontrato il commissario Ciclosi, al quale abbiamo illustrato per sommi capi la storia della vicenda, cercando di chiarire che Gcr sta solamente cercando la luce del vero, senza creare allarmismi, ma facendo emergere tutti gli studi che segnalano i rischi sanitari che si corrono nell'utilizzo di un inceneritore.
Al commissario abbiamo anche sottolineato come il nostro no sia stato accompagnato da un piano alternativo depositato e dimenticato in qualche cassetto di Provincia e Comune, ribadendo la nostra disponibilità a intavolare un dialogo aperto e costruttivo con tutti gli attori.
Ci siamo lasciati così con il commissario, con la certezza che la trasparenza sia il suo metro di giudizio e di comportamento, ed esprimendo la nostra fiducia al suo operato.
Ci sembrerebbe assai strano che il commissario Ciclosi fosse in procinto di ripercorrere le stesse tortuose strada dal suo predecessore, ne saremmo davvero stupiti e sgomenti.
Non sappiamo se il Comune di Parma abbia depositato la memoria difensiva al Tar in vista dell'appuntamento del 7. Diamo però per scontato che l'amministrazione abbia confermato all'avvocato Chiti le corrette indicazioni e che quest'ultimo abbia diligentemente consegnato ai giudici le sue riflessioni e che sia pronto a difendere l'operato dell'amministrazione con tutte le carte a disposizione.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 4 dicembre 2011

-3 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+552 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Mancherebbero 154 giorni all'accensione del forno. Se ancora lo si farà.

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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