sabato 10 dicembre 2011

San Bartolomeo XI

ci vorrebbe un miracolo

Per differenziare a Parma ci vorrebbe un miracolo, specie in piazzale San Bartolomeo, dove da agosto 2010, ma probabilmente da sempre, si sprecano materie prime.
Alla faccia delle campagne di educazione civica, del dito puntato contro i “maiali”, che lordano il suolo pubblico della città.



Qui la pratica va al contrario di quello che si raccomanda ai cittadini.
Che reciterebbe come prima raccomandazione il non mischiare secco e umido.
Ed ecco che invece nei mercati rionali di Parma tutto viene miscelato nello stesso mezzo di Iren, che compatta e scodella una massa informe di rifiuti puzzolenti e irrecuperabili.
Il secondo comandamento è ricicla la carta, la plastica, il cartone, le lattine, il vetro.
Ed ecco che invece da oltre un anno documentiamo come si faccia l'esatto contrario, anche a fianco di un timido cassonetto dell'umido, e si butti tutto, ma proprio tutto, dentro il cassonetto grigio dell'indifferenziato.
Insomma tutto insieme appassionatamente e chi si è visto si è visto.
E' stato perfettamente inutile in questi mesi segnalare, denunciare, fotografare, mettere in ridicolo le campagne delle buone intenzioni, e dei nulli fatti, portate avanti dal comune e dal gestore, quando alla fine il risultato, con nessuna interruzione, è quello che si vede ogni mercoledì, sabato in Ghiaia, ed ogni altro giorni nei rioni cittadini dove c'è mercato.
Ma non solo lì.
Abbiamo visto anche la scena che si svolge davanti ai negozi di ortofrutta, dove anche qui un compattatore capiente accoglie i materiali più diversi, tutti riciclabili naturalmente, per trasformarli in massa informe e non recuperabile.
E' uno stillicidio, una presa in giro verso i cittadini virtuosi che ogni giorno, a casa loro, si impegnano per realizzare quella raccolta differenziata corretta che riporta materiali ancora utilizzabili verso un loro recupero effettivo e senza effetti dannosi sull'ambiente.
Certo questo modello di gestione è volto a garantire e mantenere cospicui quantitativi di rifiuti indifferenziati pronti per l'avvio ai forni inceneritori, ed anche ovviamente utile a far girare i numeri dei registratori di cassa, a favore ovviamente di chi brucia.
Per i cittadini invece la beffa.
Impegnarsi a differenziare quando si fa di tutto per sminuire, depotenziare, mantenere basso il livello di qualità e di quantità della raccolta corretta, quella che garantisce che ogni materia rimanga tale e non venga trasformata in un filo di fumo venefico, con il suo corollario di ceneri pericolose da portare chissà dove, con il conto che alla fine arriva sempre puntuale a casa dei cittadini.

I racconti fantascientifici di Iren: si ricicla al 99% e cosa succede veramente
http://tinyurl.com/cassettine

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 10 dicembre 2011

Sono passati
558 giorni
dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
148 giorni
all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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